Mercoledì, 15 Giugno 2022 14:04

QUALE SARA’ L’IMPATTO DEL METAVERSO SULL’AMBIENTE E LE PIANTE?

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Le piante e l’ambiente saranno il banco di prova del Metaverso. di RENATO REGGIANI*

Le piante e l’ambiente saranno il banco di prova del Metaverso. Di qui passerà il confine tra l’incubo e la scoperta di un nuovo mondo di opportunità per l’umanità.

La prospettiva di spostare online una gran parte delle attuali attività sociali come riunioni, concerti, incontri di lavoro e serate tra amici promette secondo i sostenitori delle tecnologie del Metaverso una consistente riduzione delle relative emissioni di Co2 ma rappresenta un vero e proprio incubo sociale per chi si è trovato costretto a 2 anni di DAD scolastica o riunioni virtuali.

Ci sveglieremo un giorno come in una gigantesca Matrix? Collegati dal nostro scarno nido tecnologico e sempre connessi? Se passeremo la maggior parte del nostro tempo collegati nel Metaverso a spendere e fare acquisti virtuali, cosa diventeranno le nostre case e città?

Secondo alcuni la drastica riduzione di traffico e del conseguente aumento di tempo risparmiato in spostamenti “non necessari” per recarsi fisicamente in ufficio o a scuola, potrebbe essere impiegato in attività legate al nostro benessere o fitness, attraverso il metaverso stesso. Per altri si prospetta un futuro di case alveare da dove connettersi dalla propria “cella” multiuso. Dormiremo, mangeremo e vivremo in un ambiente molto più piccolo di oggi. Magari saremo padroni di Ville e Castelli nel Metaverso, ma il nostro corpo fisico si accontenterà di molto meno.

In molti già magnificano i vantaggi del turismo del futuro, dove potremo visitare località lontane, passeggiare su Marte o esplorare un'antica foresta primordiale senza muoverci dal nostro divano. Nuovi devices come “scarpe connesse” o “guanti tattili” potranno mai rendere la sensazione di camminare a piedi scalzi su un prato coperto di rugiada?

La fantascienza ha già risposto di si, il “ponte ologrammi” delle astronavi della celebre serie Star Trek permette una esperienza totalmente reale ed immersiva, non distinguibile dalla realtà.

In attesa di avere la potenza di calcolo e le altre tecnologie necessarie, Designer ed architetti stanno progettando e costruendo, insieme ai Game Designer, un mondo di esperienze altamente interattive.NFT, opere d’arte virtuale certificate con la “Block Chain”, come il vaso di fiori “Living Vase 01” esposto quest’anno al Salone del Mobile di Milano e negozi di arredi virtuali “virtual goods” stanno già aprendo nei diversi Metaversi. Se posso comprare un terreno e costruire una casa “virtuale” dovrò pure arredarla, in qualche modo.

Ed eccoci al primo grande problema: non esiste ancora uno standard condiviso per rendere interscambiabili gli acquisti tra i differenti metaversi. Questo potrebbe portare ad un grande spreco di energia e contribuire ad aumentare le emissioni di CO2”, richieste dai vari Data Center “rivali”.

Attività che ora sembrano non realistiche diventeranno esperienza comune. Come, ad esempio, passare ore ed ore collegati alla rete attraverso visori 3D.

Muovendo i primi passi nel Metaverso, in molti sono colti dalla “Nausea da realtà virtuale”, una sorta di mal di mare dovuto principalmente alla non corrispondenza tra quello che vediamo e quello che percepiscono i nostri sensi deputati a gestire movimento ed equilibrio.

La nuova Rete 5G e l’aumento della potenza di calcolo necessaria a supportare un vero Metaverso immersivo potrebbe essere il colpo di grazia al nostro pianeta attraverso un aumento incontrollato di emissioni di CO2 generate dalla costruzione degli immensi data center necessari a gestirli.

Una possibile ed auspicabile soluzione sarà quella di riportare le piante intorno a noi, negli uffici, nelle case. Immaginare delle case da cui connetterci piene di verde ha un effetto calmante sulla nostra ansia da futuro. Grazie alle piante possiamo infatti avere un nostro nido a misura di essere umano, dove respirare aria naturale prodotta dalla fotosintesi e non sintetica.

Le piante e l’ambiente saranno il banco di prova del Metaverso. Di qui passerà il confine tra l’incubo e la scoperta di un nuovo mondo di opportunità per l’umanità.

Renato Reggiani è ricercatore e fondatore della BioPic

 

Letto 597 volte Ultima modifica Mercoledì, 15 Giugno 2022 14:14
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