Domenica, 07 Febbraio 2021 06:47

VOCI DALLA STORIA. IPAZIA O DELLA LIBERTA' DI PENSIERO Featured

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LA CELEBRE FILOSOFA NEOPLATONICA DI ALESSANDRIA, SOSTENITRICE DELLA DISTINZIONE TRA RELIGIONE E CONOSCENZA, FU VITTIMA, NEL 415 d.c., DEL FANATISMO RELIGIOSO - di ELIA LOCATELLI

Astéri

Cos'è che fa muovere le stelle ?
Si spostano secondo logiche a noi ignote. Chi già prima di noi le ha osservate, affascinato e assorto, non ha mai smesso di chiederlo. Quale insondabile forza le muove ? Siamo così piccoli eppure così desiderosi di conoscenza; Orione, la costellazione di Auriga, e più in basso Sirio, Venere che annuncia il mattino.
Ad est il cielo comincia a schiarirsi, una sottile linea rosa si fonde con il viola e l'azzurro sempre più scuro. Verso i monti il marmo del Serapeion assume un colore dorato, a valle si intravedono, lontani, i bianchi aironi sul delta del Nilo. La luce del faro domina la costa e vele colorate cominciano a muoversi nel porto.
Una leggera brezza porta il profumo del mare. Giù ai pontili si agitano i mercanti, sono troppo lontana, sennò potrei udirne le voci.
Alessandria è un dedalo di strade e vicoli, dalle piccole case dei pescatori ai sontuosi palazzi di Bruchium.
Amo camminare fra gli ulivi, qui sulla collina, i piedi nell'erba, per veder sorgere il giorno, il miracolo della vita che si rinnova.
Epifanio mi porta dei datteri, ha preparato per me, sul tavolo, il latte di capra, il formaggio, il miele, e una ciotola di olive verdi. La coppa del latte forma un cerchio perfetto. Si potrebbe immaginare due dischi di metallo, forati, ruotanti l'uno sull'altro. Forse potrebbero essere la soluzione. Sarebbe possibile, allora, misurare il movimento e la posizione del sole e dei pianeti.
Misurare ciò che è tangibile è possibile, impossibile sarebbe provare l'esistenza dell'anima e la sua immortalità. La matematica e la scienza sono le basi della filosofia.
E' ora di scendere in città, Sinesio avrà già aperto la scuola. Arriva sempre prima, è così giovane ed entusiasta, ha lasciato Cirene per seguire i suoi studi, è un piacere disquisire con lui.
Le strade sono animate; venditori, schiavi, e uomini d'affari. Passando si sente parlare greco, latino e arabo. I banchi del mercato profumano di frutta fresca e di spezie. I venditori d'acqua sollevano le pesanti brocche di metallo e lasciano scorrere lunghi rivoli nei bicchieri.
Se i popoli potessero sempre comprendersi e dedicarsi allo studio e alle virtù! Solo le virtù depurano l'uomo e lo conducono a Dio.
Giungo all'imponente tempio di Ammone e poi oltre, attraverso il lungo colonnato che costeggia la via, fino alla Biblioteca.
Sinesio mi accoglie con un sorriso, solerte prepara la sala. Nel silenzio dell'aula torno ai miei scritti; come è possibile, se la rotazione è in cerchio, la distanza non può variare, perché essa è il raggio del cerchio! Le teorie tolemaiche non mi convincono. E' la terra che ruota attorno al sole, ma come è la sua orbita, se la distanza varia? L'ellisse, potrebbe essere un'ellisse..
Giungono gli studenti, l'aula si riempie di volti e di voci. Studiosi, cercatori, liberi pensatori, uomini che non temono di apprendere il sapere da una donna. Sono fra loro tutti i giorni, non ci separa il genere, l'età o gli dei in cui crediamo. Alcuni di essi hanno attraversato il Mediterraneo per essere qui, hanno lasciato la loro terra per amore delle scienze e della filosofia. A mezzogiorno il sole brilla alto, e l'Agorà è rumorosa e vivace, passare fra la gente è piacevole, cogliere saluti e sorrisi. Spesso le donne mi fermano, tolgono il velo dal capo e pongono domande. Mi intrattengono in lunghe conversazioni. Ma l'aria in questi giorni è diversa, il tempio di Dionisio è stato preso dai cristiani, nel Serapeo sono stati violati gli antichi culti e la statua di Iside è stata divelta. Si dice che Cirillo, ora vescovo, brami sempre più potere. Mi consigliano di andar via presto. La mia carrozza mi riporterà a casa, lontano dagli uomini corrotti, dal fanatismo e dall'odio.
Ma le strade di campagna rallentano il mio cammino, le ruote arrancano fra le pietre.
Hanno fermato la mia carrozza.
Sono in tanti, sono venuti a prendermi.
E' presto per questo, ho ancora molto da fare..
Hanno bastoni, tegole e cocci affilati. Non posso fermarli o pregare gli dei, non c'è tempo. Respirare, devo respirare. Che tutto avvenga il più presto possibile. Devo solo lasciare andare. Lasciarmi andare.
Questa notte sarò fra le stelle.

 

PER CHI VOLESSE SAPERNE DI PIU' http://matematica.unibocconi.it/autore/ipazia-dalessandria

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