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Martedì, 07 Aprile 2020 17:29

IO, STUDENTE AL TEMPO DEL CORONAVIRUS. TORNERA’ TUTTO COME PRIMA

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IL CONTRIBUTO DI NICOLA NUNZIATA DELLA CLASSE 3 B SIA

Penso che per poter esprimere al meglio questo momento io debba dividere in più parti il mio pensiero.

Capitolo 1.  Passato

La scoperta

Il coronavirus o COVID-19 venne identificato la prima volta nelle prime settimane di gennaio, anche se già da dicembre 2019 furono riscontrati dei casi di "polmonite di causa sconosciuta" a Wuhan (Cina). I malati erano quasi tutti riconducibili al locale mercato del pesce, dunque venne ipotizzato sin da subito che sitrattasse di un nuovo coronavirus proveniente da una fonte animale (una zoonosi).

La diffusione

Il virus inizialmente risiedeva solo nell'Asia fin quando non ci fu anche il primo contagio in Europa. Il primo contagio da uomo a uomo in Europa è avvenuto intorno alla fine di gennaio in Germania.Il primo paziente risultato positivo ai tamponi è stato un manager trentatreenne tedesco entrato in contatto con una collega di Shanghai durante un meeting aziendale a Monaco di Baviera. E poi successivamente anche in America. E come una piccola goccia di petrolio che inquina litri d'acqua il virus si espanse in tutto il mondo partendo da un semplice caso arrivando a più di 700.000 contagiati e più di 30.000 morti.

La sottovalutazione

Parte delle persone credevano fosse un semplice virus. Ma il COVID-19 ci ha colpiti alle spalle, ed è stata proprio questa la batosta più forte, ovvero capirlo solo quando il tutto era già in fase avanzata. La gente nonostante tutto continuava ad uscire come se nulla fosse: “siamo giovani dobbiamo viverci la vita, no”? L'egoismo, purtroppo, è presente in ogni mente umana. Probabilmente ci sarebbero stati meno contagiati e meno morti se non ci fosse stata tutta quella gente che continuava ad uscire. Forse si, forse no, non lo sapremo mai.

L’illusione

Quando vennero chiuse scuole, attività lavorative, etc... si pensò che la situazione sarebbe durata solo fino al 15 marzo, una cosa semplice. E invece...

La pandemia

E’ tra uno spritz e l'altro che l'11 marzo l'Organizzazione Mondiale della Sanità dichiara il coronavirus pandemia! pandemia? "E che vor di' "? Una pandemia è una malattia epidemica che, diffondendosi rapidamente tra le persone, si espande in vaste aree geografiche su scala planetaria, coinvolgendo di conseguenza gran parte della popolazione mondiale, nella malattia stessa o nel semplice rischio di contrarla.
Tale situazione presuppone la mancanza di immunizzazione dell'uomo verso un patogeno altamente virulento. Ma come? "Non era una semplice influenza? Eh no! E molti ragazzi a dire: e io adesso come faccio il sabato sera che non posso andare in discoteca"? Tutti medici, e ora?
"È sapiente solo chi sa di non sapere, non chi s'illude di sapere e ignora così perfino la sua stessa ignoranza".

La quarantena

L'italia il 9 marzo con i suoi circa 4000 casi con sintomi e quasi 450 morti diventa zona rossa in diverse regioni., Il nostro Presidente del Consiglio, Giuseppe conte, successivamente imporrà misure ancora più restrittive permettendo di uscire solo per motivi di primaria importanza, come ad esempio fare la spesa, far uscire gli animali, e andare al lavoro. Ora come si fa, siamo rinchiusi nella nostra casa, non siamo più liberi. Ma la realtà è un’ altra, là fuori siamo realmente liberi? Oppure viviamo in una prigione così grande da non riuscire a vedere le sbarre. L'unica differenza è che ora riusciamo a vedere "le sbarre" ovvero le pareti della nostra casa.

Capitolo 2. Presente

La novità

L’uomo è un animale sociale in quanto tende ad aggregarsi con altri individui e a costituirsi in società, non è abituato a stare da solo, ma deve adattarsi per sopravvivere. Bisogna stemperare un po' questo clima e usciamo dal balcone a cantare l'inno d'Italia ogni giorno. E vai, tutti uniti, tutti che si vogliono bene, niente più differenze tra Nord e sud, nero e bianco, ricco e povero, tutti uniti dal male comune. È ironico come solo una cosa negativa possa portare ad una cosa positiva ovvero l'unione, ma durerà tutto questo? La gente occupa il tempo come meglio può, chi fa attività fisica in casa, chi studia, chi si recupera tutti i film che non ha mai visto, tutto questo per non farsi mangiare dalla noia.

La solitudine

Come già detto prima l'uomo non è abituato a stare da solo e prima o poi la solitudine colpisce tutti, soprattutto in periodi come questi. Te ne accorgi piano piano, quando il silenzio diventa paradossalmente il rumore più fastidioso che tu abbia mai sentito, rimani sveglio la notte a cercare risposte alle tue domande, ma la notte risponde solo se sai chiedere. Non sei abituato a vivere senza maschere, solo con te stesso, faccia a faccia, capire chi sei realmente ti turba, e questo silenzio assordante continua a rimbombare tra le pareti della tua mente, come si fa a stare soli, come?

La crisi

Arrivi a quel punto che non sai più cosa fare, non sai se fare qualcosa, perché il tutto non avrebbe senso, a cosa serve fare una determinata cosa se nessuno verrà ricordato? L'essere umano in quanto razza è solo un millesimo di secondo nell'arco della vita dell'universo, ci estingueremo, nascerà una nuova specie, l'universo tornerà alla grandezza di un atomo e ci sarà un nuovo big bang e così saranno infinite nuove specie che non saremo noi e che a loro volta verranno dimenticate come noi. Arrivi ad un punto che vorresti solo giocare alla roulette russa con 6 colpi nel tamburo, ma per fortuna non tutti hanno un revolver.

L’accettazione

Dopo continue lotte con l'io interiore, capisci che tu sei l'unica persona che sa tutto di te, che ti capisce perché è come te, e sarà l'unica persona con cui passerai tutti i momenti della tua vita, sei nato con il tuo essere e morirai sempre con lui, solo. L'accettazione della solitudine ti fa capire che non sei realmente solo, non è l'essere fisicamente solo che ti rende "solo" e ciò ti fa capire che ci sono persone che farebbero di tutto per te, e che tengono a te veramente. Solo accettando l'essere solo e capendo te stesso che non sarai più solo.

L’opportunità

Annebbiati dalla tristezza della solitudine ci accorgiamo solo dopo di quanto questa possa essere un’ opportunità. Questa situazione ci ha fornito una cosa che è limitata e che non si può comprare, ovvero il tempo. Adesso abbiamo tutto il tempo per fare cose che magari ci porteranno risultati in futuro, come esprimere la propria creatività disegnando, scrivendo ecc... Studiare cose che avresti sempre voluto sapere ma che non hai mai avuto il tempo di apprendere. Ci è stato "regalato" del tempo e non succede tutti i giorni,
non sprechiamo questa opportunità.

Capitolo 3. Futuro

La speranza

La speranza è l'ultima a morire no? Non ci resta che sperare che tutto finisca, per tornare alle nostre vite, tornare a quella condizione che fino a pochi mesi prima la vedevamo come una semplice normalità e invece adesso è come un paradiso terreno. Purtroppo per capire il vero valore di una cosa bisogna perderla.

La fine

Non sono un indovino o un sensitivo, so solo la natura di ogni cosa; dopo ogni inizio c'è una fine. Non so quando, non so come e perché, ma so che tutto ciò finirà e rimarrà solo un brutto ricordo, tornerà tutto quasi come prima, dico quasi perché questa è una cicatrice che nessuno di noi si toglierà di dosso. Tornando alla "normalità" o a una nuova normalità, anche le persone torneranno come prima, tutta questa unione finirà, torneremo tutti a pensare a noi stessi, torneremo tutti gli egoisti di prima.

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