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Venerdì, 13 Marzo 2020 17:25

LA SCOMPARSA DEL PROF. GIOVANNI IUDICONE

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IL RICORDO DEL PROF. VALERIO GOLFIERI

Ci sono delle persone che per molti anni vedi da lontano e verso le quali, non sai perché, provi un certo timore reverenziale unito ad una inspiegabile volontà di cercare di capire cosa realmente vogliano ottenere portando avanti battaglie che non sempre ti sembrano comprensibili. Ovviamente per tua colpa.  Di solito avviene che con  persone così  difficilmente riesci a stabilire un contatto qualsiasi. Qualunque forma di conoscenza, per non dire di confidenza, ti sembrano essere precluse  da quei due sentimenti di cui parlavo prima .

Con Giovanni Iudicone più o meno è andata così. Per tantissimi anni l’ho seguito da lontano portandomi dentro un timore reverenziale verso questo Professore che impegnava tutta la sua vita nel perseguire degli obiettivi che sembravano irraggiungibili, che ti costringeva ( spesso tuo malgrado) a riflettere su come alcuni stili di vita che stavano prendendo il sopravvento in un determinato momento storico ( parliamo degli anni ’80) avrebbero senza dubbio portato dei gravi danni al futuro del nostro pianeta  e, di conseguenza, alle nostre stesse vite.

Ma si sa, a volte capita che persone così prima o poi hai la fortuna di incontrarle e scopri che dietro l’immagine che ti sei costruito c’è ben altro.

Scopri che la competenza che hanno acquisito nel corso degli anni riguardo ai temi che li appassionano non è semplicemente frutto di una, pure importante, impostazione intellettuale. No, ti accorgi che è il frutto di una scelta precisa, chiamatela scelta di vita o scelta politica fa lo stesso. E’ aver scelto in modo convinto di voler mettere il proprio talento al servizio della comunità.

Ho cominciato a frequentare tardi Giovanni Iudicone e tale frequentazione è durata per poco tempo benché  con risultati lusinghieri.

Era il 2014 e stavo svolgendo da poche settimane quello che sarebbe stato il mio ultimo mandato da consigliere comunale. Il sindaco di allora mi conferì la delega su alcune materie che riguardavano l’ambiente: i problemi legati alla telefonia mobile e la tematica riguardante la presenza di amianto in città.

Ebbene, ebbi la possibilità di entrare in contatto con Giovanni Iudicone e scoprii una persona dalla grandissima disponibilità, unita ad una notevolissima competenza e ad una onestà intellettuale che è merce rara di questi tempi. Univa, ad una grande determinazione nel voler raggiungere gli obiettivi che ci eravamo prefissi, una notevolissima conoscenza tecnica e una tenacia umile nel voler portare avanti i compiti che ci assegnavamo nel corso delle riunioni del tavolo tecnico che avevo costituito per studiare il tema della bonifica dell’amianto.

Ricordo che Giovanni si mise totalmente a diposizione, non nascondendo un iniziale scetticismo sulla reale volontà da parte dell’amministrazione di portare avanti questo tema. Più volte dovetti rassicurarlo in questo senso, ma nel momento in cui realizzò che il mio impegno non era solo “a chiacchiere” il suo entusiasmo si decuplicò. Riuscì a coinvolgere nel nostro lavoro la più importante ed autorevole figura che c’era nel Lazio l’ing. Cavariani che dirigeva il Dipartimento Regionale che si occupava dell’amianto.

Studiammo un mare di documenti, verificammo tantissime ipotesi di lavoro e tenemmo decine di incontri.

Fu un anno di lavoro veramente intenso e impegnativo, concluso però con una grandissima soddisfazione. Riuscimmo a portare in consiglio comunale nell’aprile del 2015 il “Regolamento per la difesa della salute e dell’ambiente ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall’amianto e per il risanamento ambientale, la bonifica e lo smaltimento dell’amianto” che fu approvato all’unanimità.

Al termine di tutto questo lavoro  ci salutammo con semplicità e naturalezza, come era nel suo stile di persona tutto sommato riservata. Ogni tanto, fino a tempi recenti, mi mandava qualche messaggio riguardante la situazione politica nazionale, qualche riflessione sugli argomenti che più gli stavano a cuore, delle considerazioni profonde sul concetto di solidarietà.

Ecco, nel momento in cui oggi ho saputo della sua scomparsa, tutte queste cose mi sono tornate alla mente e credo che ci sia venuta a mancare una grande persona.

Non ho alcun  titolo per definire Giovanni Iudicone mio amico, né ho alcun titolo per parlare della sua vita al servizio della nostra comunità, del suo impegno politico e nel mondo dell’ambientalismo. E’ giusto che ciò venga fatto da chi con lui ha condiviso anni ed anni di militanza e di impegno.

A me, però, sembrava giusto esprimere pubblicamente questi pensieri e dirgli, ancora una volta,

Grazie Giovanni!

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