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Martedì, 21 Aprile 2020 16:06

POWER PASSION - LA PASSIONE RIGENERANTE

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PUBBLICHIAMO LA TERZA E ULTIMA PARTE DELL'OPERA TEATRALE "POWER PASSION"

“  LA VITA “

 

                      

Maria   -                Come è possibile!?

                                   Non conosco uomo!

                              Come è stato possibile tutto questo senza un uomo?

                            

                              ( Si guarda le mani intinte di sangue.)

 

                                   Come è possibile avere un bambino se non ho mai fatto    

                              l’amore e non mi sono mai concessa al mio Giuseppe……e a

                              nessun altro  uomo!

                                 Ti prego non farmi del male !!!! Perché sei qui...... perché

                              avete  scelto me. Non ho mai fatto male a nessuno……

                        

 

                              ( Si guarda ancora le mani. )

                             

                              …….Eppure quello che mi è successo porterà in me la vita.

                              Non riesco a capire se sono stata io….oppure un essere 

                              misterioso….oppure Dio! Si! Dio!........!

                                   Io non vorrei ma se questa è la volontà tua….la volontà di Dio

                              l’accetto!

                              Solo non  so come spiegarla a Giuseppe!

                                   Non mi crederà mai!

 

 

( la scena resta illuminata)

 (Maria è in piedi. Si è alzata perché percepisce ancora la voce dell’essere misterioso rivolta direttamente a lei. Dapprima ascolta presa dal timore e dalla paura; il suo corpo tende inesorabilmente ad acquisire rabbia e stupore allo stesso tempo, soprattutto perché non riesce a ribellarsi a tutto ciò. )

 

(  Quando la voce finisce di interloquire con lei,  in preda al panico,  grida la sua angoscia per quello che gli sta succedendo )

 

 

Maria: Io vorrei crederti ma sono sicuro che Giuseppe si arrabbierà come non mai ed allora cosa dovrei fare per farmi credere. Gli dovrò far vedere tutto il mio corpo perché possa continuare ad amarmi!

 

 

 

 

 

 

(Si toglie il velo e proietta il corpo in avanti per mostrare la sua innocenza)

 

Dimmi cosa devo fare……..Illumina questa povera donna che vuole solo vivere il futuro con l’uomo che ama.

 

(buio in scena)

 

Arriva Giuseppe e parlano violentemente.

 

( L’uomo parla immediatamente come a mostrare l’immediatezza della propria rabbia e desolazione per la realtà che gli  viene rappresentata ).

 

 

(Giuseppe)                                         …… Che tu possa essere maledetta. Disgraziata prostituta! Disgraziati tu e  il bastardo che porti dentro il tuo ventre!

                    (Maria esce di corsa mentre Giuseppe resta in scena ed affranto si   

                    butta a terra)

 

( Giuseppe resta a capo chino, avvilito e di colpo tende il corpo in preda al dolore come fosse posseduto da un’altra entità ed in questo contesto si sente svenire e crolla a terra senza forza)

 

MUSICA FORTE

 

Giuseppe ( Rialzandosi di colpo e guardando verso l’alto ) – Ho capito! E’ tuo figlio!.......Sarà anche mio  figlio! Figlio di questo popolo emarginato ed afflitto!

 

 

Musica

 

Buio

 

  La scena si illumina di nuovo

 

MARIA E’ AL CENTRO DELLA SCENA SEDUTA SULLE GINOCCHIA.

 

OCCHIO DI BUE ROSSO SU DI LEI.

 

 

 

 

 

 

 

MUSICA

 

MARIA : CHI SEI TU, CHE MI HAI SPINTO A METTERE IN VITA QUEST’ ESSERE NEL DOLORE AFFERMANDO CHE POSSA ESSERE IL SIMBOLO DELLA RIVOLUZIONE FUTURA. NASCE DA UNA DONNA POVERA PERCHE’ AMERA’ I POVERI ED I DERELITTI!

CHI SEI! COME HAI FATTO AD ENTRARE DENTRO DI ME SENZA ABBRACCIARMI……………NE BACIANDOMI……..NE GUARDANDOMI NEGLI OCCHI.

ED ORA ECCOMI QUA’PRONTA A PARTORIRE LA CREATURA DA TE VOLUTA.

 

( SI ALZA SULLE GINOCCHIA, SI TOCCA LE GINOCCHIA.

 LE MANI SI INTINGONO DI SANGUE. SI ALZA E LE MOSTRA ALLUNGANDOLE DAVANTI A SE.)

 

(OCCHIO DI BUE BIANCO)

 

( SI TOCCA IL VOLTO GRIDANDO ED INTINGENDOLO DI SANGUE)

 

Maria    -  Il sangue divino……Il sangue della futura rivoluzione del popolo. Esci, figlio mio! Esci!........ INONDA IL MONDO DELLE TUE GRIDA…….!

 

MUSICA

 

BUIO

 

(OCCHIO DI BUE BIANCO IMMEDIATO SU GIUSEPPE)

 

VOCE - CHI SEI TU CHE HAI ALLONTANATO L’AMORE CARNALE DA ME PER ENTRARE IN LEI E RAVVIVARE LA CREATURA CHE ORA IO GIA’ AMO E CONDURRO’ NEL TEMPO COME FIGLIO MIO.

NE PRENDERO’ LA MANO E LO FARO’ OLTREPASSARE I PERICOLI. GLI SORRIDERO’ QUANDO NE AVRA’ BISOGNO.

SONO QUI’ E RISPETTO TE.

AMERO’ QUESTO TENERO FIORE COME AMERO’ ME STESSO E LA MIA SPOSA. LA PORTERO’ LONTANA……..TRA LA GENTE E NEI POSTI CUPI DELL’ABBANDONO E DEL PIACERE………..AMERO’ IL SILENZIO CHE CI VEDRA’ OCCHI NEGLI OCCHI.

( Di colpo si avvicina a Maria, gli alza la gonna e gli infila il dito dentro la vulva. Subito dopo lo tira fuori e con stupore scopre la verginità.)

 

 

 

 

 

Giuseppe –  E’ PURA! …Volevo vivere con Maria ed avere una vita felice con lei ed ora stò quà con lei ed un figlio che io non conosco. Nel sogno mi è stato detto di non avere paura di niente perché è un bambino venuto dall’alto, dalla verità ed io lo accetto ed accetterò anche l’amore di Maria. Ora la posso amare come si ama una donna ed in questo amore crescerà anche nostro figlio insieme agli altri figli che verranno. Mi chiedo però, cosa farà questo bambino una volta cresciuto? Cosa dirà agli altri……? Avrà cose nuove da dire! Cose che gli verranno dette di dire da Dio! Cose che verranno dall’alto! E forse il mondo cambierà perché tutte queste cose sono le verità di Dio. Le verità del mondo della verità! Io entrerò in lei per la prima volta. Sarà mio il suo primo grido.

 

BUIO

 

( STROBO CONTINUO )

 

 MARIA IN PIEDI CON IL BAMBINO.  GLI SORRIDE . ARRIVA GIUSEPPE E GUARDA ANCHE LUI IL BAMBINO IN BRACCIO A MARIA. DOPO UN PO’ VANNO VIA.

 DI COLPO, MARIA,  RITORNA INDIETRO, VA VERSO IL PROSCENIO CON IL BIMBO IN BRACCIO E LO MOSTRA ALLUNGANDO LE MANI COME SE LO STESSE MOSTRANDO A TUTTO IL MONDO.)

 

MARIA : I POVERI HANNO TROVATO IL SALVATORE!

 

MUSICA

----------------

 

Buio

 

Entra Erode arrabbiato

 

(Erode)                       Non bastavano tutti questi invasati  di religione a darmi fastidio con le loro folli profezie di catastrofe e roba varia…… Ora anche un re. Un re d'Israele. Mi viene il dubbio che questa voce possa essere stata messa in giro  da Augusto per mettere alla prova i miei nervi.

                                   …… E se fosse……!? Il mio trono, il mio prestigio messi in discussione da questo re……! Qui non siamo di fronte a gente poco plasmabile, ma gente talmente invasata di ubriacatura celeste e irrazionale che la mia generazione, la generazione reale può essere messa in discussione.

                       

 

 

 

                    Se è opera di Roma ne pagheranno le conseguenze e se invece è la follia di questi sciagurati, insolenti e puzzolenti, che defecano i loro figli come escrementi, vedranno dove può arrivare un vero re.

 

                                   Cosa può ottenere la vera potenza e la grandezza del comando immenso di erode!!!

 

MUSICA FORTE.

 

                        ERODE A QUESTO PUNTO MOSTRA UN’INSOFFERENZA LATENTE, CORROSIVA E PIENA DI RABBIA. UNA RABBIA SFOGATA CON DELLE GRIDA TIPICHE DELL’ARROGANZA DEL POTERE ESERCITATO INCODIZIONATAMENTE SENZA CONTRADDITTORIO. SENZA CHE LA COSCIENZA PREVALGA ANCHE PER UN ATTIMO SUI SUOI ATTEGGIAMENTI E INCURANTE DELLA SOFFERENZA PRONTA A CREARE, SI METTE IN MEZZO ALLO SPAZIO SCENICO E DECLAMA IL SUO ORDINE VIOLENTO E TERRIBILE.

 

 

“Il sangue e l’odio”

 

ERODE:  GUARDIE! VOGLIO CHE UCCIDIATE TUTTI I FIGLI DI QUESTI PEZZENTI NATI NEGLI ULTIMI DUE ANNI E SE LE MADRI SI RIBELLANO, UCCIDETE PURE LORO. FACCIAMO PULIZIA E UCCIDIAMO QUESTO RE! AH!AH!AH!........UCCIDETE! UCCIDETE! ……DALL’ALTO DEL MIO POTERE LA FORZA PER DISTRUGGERE TUTTO CIO’ CHE LO PUO’ METTERE IN DISCUSSIONE E DARMI SEMPRE PIU’ FORZA!

UCCIDERE! IL PIACERE SUPREMO DI QUEST’ATTO COSI’ SEMPLICE EPPURE SUBLIME.

LA DISTRUZIONE DELLA VITA PER UNA NUOVA RIGENERAZIONE DEL PROPRIO ESSERE.

 

 ( Entrano tre donne  con stretti ai loro petti i bambini che cercano di proteggere dai soldati di Erode. Una di queste si inginocchia pregando nell’ultimo tentativo di salvare il proprio bambino.

Le altre cercano di sfuggire disperatamente dagli aguzzini del re. Tutto vano, perché vengono raggiunte in scena, strappati i bambini dai loro seni,  uccisi e

 

 

 

 

sbattuti a terra con violenza. Le stesse vengono malmenate e schiaffeggiate. Dopo un po’ prendono i piccoli cadaveri ed escono)

 

MUSICA

 

(ERODE RIDE ASPRAMENTE CON UN SARCASMO VISCIDO E VIOLENTO.)

 

(Si avvicina al centro dove è rimasta la madre con il bimbo stretto a se.

 

Strappa il bimbo dalla braccia della madre, lo alza al cielo, sorride un attimo e, subito dopo, lo sbatte a terra con violenza più di una volta uccidendolo.

Fatto ciò lo prende a calci e dopo questo, lo riprende in mano con tutto il sangue che sgorga dal piccolo cadavere imbrattandogli il volto perché lo tiene in alto. Lo ributta a  terra con violenza.

Poi va via soddisfatto e sorridente.

 

Resta solo la madre a piangere, prendendo il piccolo corpo esanime del  bambino e lo stringe fra le proprie braccia.)

 

MUSICA

 

(Buio in scena.)

 

SCENA DEL BATTESIMO NEL FIUME PROIETTATA SUL BIANCO DEL FONDALE E PRECEDENTEMENTE FILMATA.

SI VEDONO DONNE NUDE BALLARE UNA DANZA LIBERATORIA E FORSENNATA IN PREDA AD UN TOTALE SENSO DI ABBANDONO E DI LIBERTA’. UOMINI NUDI CHE FANNO ALTRETTANTO E CON LO STESSO SPIRITO DI LIBERTA’ E DI ASSENZA. ALCUNE COPPIE FANNO L’AMORE IN MODO ANIMALESCO.

 

E’ IL SENSO DELL’AMORE E DELLA RIGENERAZIONE. IN QUESTO CONTESTO SI MUOVE GIOVANNI BATTISTA.

 

Entra il Battista

 

(Cammina un po’ nervosamente in preda all’ansia ed al malessere di cui la propria esistenza è piena  per quello che sta succedendo intorno a lui.

Proprio per Questo continuerà a farlo negli intervalli della sua arringa sociale contro Erode ed i malvagi.  Ciò che lo muove è la disperazione; una disperazione

 

 

 

 

che non gli permette di assentarsi da tutto come vorrebbe, perché costretto a nutrirsi di tutta questa iniquità e malcostume; dove lo schiavismo dei sensi e la ricerca del potere lo fa disprezzare i potenti ed i malvagi. In questo contesto la forza liberatoria di quel sacrario populista pieno di violenza, libertà e sensualità gli dà la carica di una perdizione dove cercare la vera forza rigeneratrice. Come se non facesse caso ai vari atti amorosi ed alla nudità di quelle persone che lo circondano perché comprende come anche loro sono intende a cercare la rivoluzione e la ricostruzione dei sentimenti. L’atto purificatore del battesimo rappresenta il tentativo di entrare in una nuova dimensione sociale e radicale. Una nuova struttura di benessere spirituale. )

 

“L’ATTO PURIFICATORE DEL BATTESIMO TRA L’AMORE E LO SPIRITO …………RIBELLE.”

 

(Di colpo si ferma al centro della scena ed aizza la propria rabbia contro Erode.)

 

 

Battista :                     Perché sei così Erode? Erode Antiba; una donna sta soffrendo per te perché e tu l’hai ripudiata ed offesa! Hai fatto morire tuo cognato per prendere con te sua moglie Erodiate, non meno malvagia. Ma io ti dico che la punizione per te sarà tremenda, penerai nell’oscurità totale ed il tuo cuore sarà trafitto da lance appuntite.

Dall’alto dei cieli Dio reclama giustizia; ma non crediate che l’essere Re ti renda immune dall’apparire davanti ad un tribunale perché io ti dico che sopra di noi regna Colui al quale non è permesso disubbidire.

 

Battesimo del Cristo

 

Battista :                     La penitenza forma l’essere umano, il dolore ci avvicina a Dio perché ci allontana dagli agi e dalla noia terrena.    

(Prende l’acqua dal giordano.)  

 Che quest’acqua purifichi i vostri cuori e le vostre menti, venite in me ed ascoltate la parola di Dio.

Io predico il battesimo per la remissione dei peccati, come sta scritto nel libro del profeta Isaia “chiunque crede negli oracoli metta in pratica tutto ciò”.

 

(Cammina nervosamente)

 

Voce di colui che grida nel deserto, preparate le vie del Signore! Appianate i suoi

sentieri!

 

 

 

 

 

 

Ogni valle sarà colmata, ogni monte ed ogni colle sarà appianato; le vie storte

diventeranno diritte e i passaggi scabrosi saranno livellati ed ogni uomo vedrà la

grandezza di Dio.

 

(Cammina nervosamente e subito dopo addita i farisei davanti a lui)

 

Razza di vipere! Chi vi ha insegnato a fuggire all’ira imminente? E’ la collera

che vi sovrasta!

Fate penitenza e non cominciate a dire come fanno gli stolti “ abbiamo Abramo

come padre”, perché io vi dico che Dio può suscitare figli ad Abramo anche da

queste pietre.

 

(Cammina nervosamente e subito dopo addita i farisei davanti a lui)

 

Già la scure è messa alle radici degli alberi, perciò ogni albero che non produce

buoni frutti, sarà tagliato e gettato nel fuoco!

 

(Dalla folla un uomo) :          Cosa dovremmo fare dunque, sapientone!?

 

(In scena altro uomo):           Avanti dicci tutto, come dovremmo comportarci Battista!?  Noi rispettiamo i comandamenti come te!

 

(Battista) :                  I comandamenti!? I comandamenti allontanano l’uomo dalla giustizia verso il prossimo! Cercate invece di pensare a quello che ora vi dico. “  Chi ha due tuniche ne dia una a chi non ne ha, e chi ha di che nutrirsi faccia altrettanto. E voi pubblicani, non esigete niente di più di quanto vi sia fissato!

                                   Voi soldati non fate violenza ai deboli, loro hanno bisogno del vostro aiuto!

                                   Ma tutti…… tutti…… pentitevi !

                                   In voi tutti deve esistere la volontà alla penitenza! Alla penitenza ……….!

 

DI COLPO SI CALMA ED ASSUME UN TONO PIU’ RIFLESSIVO E

       CALMO.

 

Battista :                     Io vi battezzo con acqua, ma verrà colui che è più grande di me, al quale io non sono neppure degno di sciogliere il legaccio dei sandali. Egli vi battezzerà nello spirito santo e nel fuoco, e tiene nella

 

 

 

 

 

                     sua mano il ventilabro per pulire bene la sua aia e ammassare il grano nel suo granaio, ma brucerà la pula con un fuoco inestinguibile.

 

(Un uomo entra e si avvicina al Battista per ricevere il battesimo)

 

Battista :                     Sono io che devo essere battezzato da te e tu vieni da me?

                                   ( i due si guardano, poi l’uomo si inginocchia davanti al Battista

                              e questi lo battezza solennemente.)

                       

MUSICA

 

Il Battista viene arresto e portato da Erode.

 

(Quattro soldati reali lo prendono e con forza lo portano da Erode; Quando la scena si illumina improvvisamente sulla nuova scena, Questi è nel suo harem; eunuchi che ridono beffardamente, intimi amici intenti a tracannare cibo e vino abbondantemente; emettendo, successivamente, dei rumorosi rutti. Uomini e donne intenti ad effusioni sessuali; ballerine che si muovono sinuosamente intorno a lui toccandolo voluttuosamente e falsamente come bambole ammaestrate. E’ presente anche la moglie Erodiade. Interessata al Battista..)

 

Erode :                       E così hai continuato a maledirmi; a predicare contro di me; a buttarmi addosso le tue idee di uguaglianza, di pace, di fraternità come se io fossi il colpevole dell’esistenza di pezzenti come te! Ah…… tu vuoi cambiare il mondo!!

           Come vuoi cambiare il mondo? …… Spiegamelo sapientone…… è cosi che ti chiamano i miei amici farisei vero? …… Questa massa immonda non può avere giustizia perché la userebbe come atto di sopraffazione a delle esistenze di potere come le mie…… e questa mia esistenza sopravvive alla tua scempiaggine ma….. ma non può sopravvivere alla forza del popolo se si unisce in lei ed in lei si fa forza.

           Li senti i rumori della massa immonda di materia umana il cui unico scopo…… è rendermi grande, sovrumano.

           Al di sopra del tuo Dio.

                                   Fornicate e fate uscire figli dalle vostre viscere! Pezzenti come voi in modo che mio figlio possa comandarli come io faccio con voi.

 

(ENTRA SALOME’ METTENDO IN MOSTRA LA SUA BELLEZZA IN MODO PROVOCANTE.)

 

                                  

 

 

( A GESTI ERODE MOSTRA TUTTA LA SUA ECCITAZIONE. )

 

 

(Ballo di Salomè.)

 

(Salomè comincia a ballare, dapprima lentamente, poi sempre più vorticosamente. Ad un certo punto una luce potente la mette in controluce, riflettendone l’immagine sulla gente sottostante.

Dopo un pò l’effetto finisce e subentra l’occhio di bue ad inquadrarla interamente.)

 

FINE DEL BALLO

 

 Erode si avvicina a lei con desiderio.

 

(SALOME’ PARLA ALL’ORECCHIO DEL RE CHIEDENDO LA TESTA

 DEL BATTISTA.)

 

(ERODE MOSTRA TUTTA LA SUA CONTRARIETA’

DALL’ESPRESSIONE DEL VISO E DAI GESTI ELOQUENTI.)

 

Erode :                                               …. Ti supplico non chiedermi la testa di questo pazzo.

                        In lui vedo un’essenza di verità di questa vita. E’ come se portasse tutto alla radice della vita stessa. Marcire in una prigione si…..Ma ucciderlo è come se andassi a toccare mondi superiori, inanielati, puri, mi fa paura ucciderlo e poi…….tagliargli la testa. Che cosa atroce. Erode….ricordato per questo. Perché……vedi…..Un giorno, sono sicuro, questo pagliaccio ispirerà masse d’imbecilli, pronti ad ispirarsi alle sue idee ed anche il potere che deriverà da queste idee stesse, ubriacherà le masse insieme alla sua umiltà portata verso il volere popolare di una mente che, siccome tale, sarà fonte di giustizia per tutti.

                        SE SI PORTASSE IL TUTTO AL LIVELLO IDEOLOGICO, TUTTO CROLLEREBBE…….TUTTO SAREBBE INUTILE…….INCONCLUDENTE.

 

(GRIDA PIU’ FORTE)

                       

DA MORTO SAREBBE UN MARTIRE CHE DAREBBE PIU’ GRANDEZZA AL POTERE DELLA MENTE.

 

 

 

 

POSSO RENDERE IL FUTURO DI QUESTO MERDAIO DI MONDO SENZA IL POTERE.

SAREBBE INUTILE.

 

SALOME’ - ( CON FOGA E RABBIA ) Non dire stupidaggini e rispetta la tua promessa. (Si tocca il corpo ) QUESTO CORPO CHE TU ADORI LO VUOLE. ……DAMMI LA TESTA DI QUEL BALORDO E SARA’ LA MIA PIU’ GRANDE GIOIA!

 

(LO PRENDE DI PETTO, LO STRATTONA E LO SPINGE CON FORZA).

                    ERODE SI VEDE VINTO E NON OPPONE PIU’ NESSUNA

                    RESISTENZA.

 

Taglio della testa del battista.

 

MUSICA IN SOTTOFONDO

 

(SALOME’ COMPRENDE TUTTO CIO’. SI SPOSTA DAL LUOGO DELLA CONTESA CON IL RE E COMINCIA IL MONOLOGO NEI CONFRONTI DI GIOVANNI.)

 

(ERODE INTANTO SI AVVICINA ALL’EREMITA, ESTRAE IL PUGNALE E CON VIOLENZA GLI TAGLIA LA TESTA CON IL SANGUE CHE SGORGA COPIOSO.)

 

BUIO.

 

SEMPRE RECITANDO SALOME’ PRENDE LA TESTA DI GIOVANNI TRA LE MANI.

 

(Mentre un soldato  prende a calci il copro del Battista e poi e la mostra a tutti.  )

 

(Buio in scena.)

 

 

Salomè :   GRAZIE ERODE! MIO PICCOLO GRANDE RE!. MIO POVERO RE CHE HA CEDUTO ALLE LUSINGHE DEL SESSO IN MODO COSI’ SCIOCCO.

 

 

 

 

 

 

(si rivolge alla testa del Battista)

Tu non volevi che io baciassi la tua bocca, Giovanni. Guarda, ora la bacerò. La morderò con i denti come si morde un frutto maturo. Sì, bacerò la tua bocca, Giovanni. Te l’avevo detto, vero? Te l’avevo detto. Ecco, ora la bacerò… Ma perché non mi guardi, Giovanni?

 

( Bacia la bocca della testa mozzata di Giovanni.)

 

 I tuoi occhi che erano così tremendi, che erano così pieni di collera e di disprezzo, sono chiusi ormai. Perché sono chiusi? Apri gli occhi! Solleva le palpebre, Giovanni. Perché non mi guardi? Hai paura di me, Giovanni, che non mi vuoi guardare? E la tua lingua che era come un serpente rosso che scocca veleni, non si agita più, non dice più niente ormai, Giovanni, quella vipera rossa che ha vomitato su di me il suo veleno. Strano, vero? Come è mai possibile che quella vipera rossa non si agita più? Non mi hai voluta, Giovanni. Mi hai respinta. Mi hai detto cose infami e terribili. Mi hai trattata come una cortigiana, come una prostituta, io, Salomé, figlia di Erodiade, principessa di Giudea! Guarda, Giovanni io sono ancora viva, ma tu sei morto e la tua testa è mia. Posso farne quello che voglio. Posso buttarla ai cani e agli uccelli dell’aria. Ciò che i cani lasceranno, gli uccelli dell’aria lo mangeranno… Ah, Giovanni, Giovanni, sei stato il solo uomo che io abbia mai amato. Avrei voluto concederti il mio corpo in tutto e per tutto. Avrei voluto che tu mi avessi  penetrata in tutto il tuo selvaggio ardore ed in tutta la tua forza dialettica. Tu pensa che Tutti gli altri uomini mi fanno ribrezzo. Ma tu eri bello. Il tuo corpo era una colonna d’avorio su un piedistallo d’argento. Era un giardino pieno di colombe e di gigli d’argento. Era una torre d’argento ornata di scudi d’avorio. Non c’era niente al mondo bianco come il tuo corpo. Non c’era niente al mondo nero come i tuoi capelli. Nel mondo intero non c’era niente rosso come la tua bocca. La tua voce era un turibolo che spande strani profumi, e quando ti guardavo sentivo una strana musica! Ah! Perché non mi hai guardato, Giovanni? Dietro le tue mani e dietro le tue maledizioni tu hai nascosto il viso. Hai legato sugli occhi la benda di chi vuole veder il suo Dio. Bene, l’hai visto, il tuo Dio, Giovanni, ma me… me… non mi hai mai vista. Se mi avessi vista, mi avresti amata. Io ti ho visto, Giovanni, e ti ho amato. Oh! Quanto ti ho amato. Ti amo ancora, Giovanni. Amo solo te… Ho sete della tua bellezza. Ho fame del tuo corpo. E né il vino, né la frutta possono appagare il mio desiderio. Cosa farò adesso, Giovanni? Né i fiumi né le alte mareggiate potranno spegnere la mia passione. Io ero una principessa, tu mi hai disprezzata. Ero una vergine, tu mi hai sverginata. Ero casta, tu hai riempito le mie vene di fuoco… Ah! Ah! Perché non mi hai guardata, Giovanni.

 

 

 

 

 

 

 

Se mi avessi guardata mi avresti amata. Lo so che mi avresti amata, e il mistero dell’amore è più grande del mistero della morte. Bisogna guardare soltanto l’amore.

 

“La voce della passione…… infinita”

 

“ arriva fuori controllo della mia volontà che intanto si perde nei meandri del mio intelletto ed esce per un istante dal contesto del lavoro letterario. Prende possesso di questo lavoro, immediatamente, una nuova volontà che si crea in una rivelazione nuova, potente. E’ la forma trascendente della visione cristiana alla quale non posso usare violenza nascondendola e portandola fuori da ciò che sto scrivendo. E’ il contraddittorio al quale devo dare uno spazio; la visione nella quale si perde la fede cristiana.

Speriamo di riprendere possesso del lavoro letterario-teatrale e portarlo nuovamente nella volontà più consona alle mie caratteristiche.”

 

“non mi và di oscurare altre relazioni filosofiche intellettuali più vicine all’idea dogmatica. E’ giusto così e così sarà rilevato ancor di più, credo, l’essenza dell’uomo gesù.

E’ da rilevare come non sono io che scrivo……o meglio….scrivo sempre io però è quella parte inconscia mai totalmente rimossa frutto dell’effetto speculare degli insegnamenti infantili ed ereditati dalla tradizione familiare e dalla storia”.

 

 

(Musica dolce mentre si sente una voce fuori scena.)

 

 

Voce : venne un cantore in Palestina e offerse tutto il suo cuore al fanciullo miracoloso..."
E quel fanciullo era Cristo, che dava nuovo senso alla morte palesandoci la «vita eterna».
La «Notte» degli Inni è un importante simbolo, rappresenta  l'antitesi di quella gretta luce dell'intelletto illuministico, che illumina parvenze, mentre la Notte è Assoluto. E in questi Inni la Croce di Cristo si erge trionfalmente, simbolo di vittoria sulla morte:
"Incombustibile sta la croce — vessillo trionfale della nostra stirpe."
La Croce è simbolo trionfale per eccellenza, perché sola sa dare il giusto aiuto nel dolore, nell'angoscia e nella disperazione, e perché sola sa spiegare il significato ultimo della morte.

 

 

 

 

 

 

 

Gesù si presenta alla folla.

 

Musica trionfale

 

                      ( Egli allarga le mani e poi verso l’alto come a cercare un rapporto in alto Nel cielo. Un rapporto tra se e il divino. Tra se e l’immenso. Come ad inebriarsi di una forza grande e rigenerante. Una forza che gli possa permettere di creare una dimensione nuova, piena di vigore e giustizia per il popolo sofferente. )

 

 

              ( Dopo essersi presentato alla folla Gesù subito comincia a parlare violentemente mostrando le sue idee rivoluzionarie e nuove nel …………………………………contesto sociale in cui vive )

 

 

Rivolto alla gente

 

 

(Gesù)                        Io scelgo voi! Tutti voi e ad ognuno di voi conferirò il potere di      predicare e di scacciare il maligno, perché torni la pace e la serenità nel cuore di  tutti.

 

                   ( E’ la consacrazione popolare di un rapporto intellettuale e viscerale

                     con tutti. Il suo è il perenne concatenare l’idea con il popolo. E’

                    codificare l’immagine costante, ogni volta che si leggono o si vedono   rappresentare queste idee, in una forma diretta tra lui e la gente. Il

                    tentativo di escludere totalmente ogni forma mediatica, compresa la

                    chiesa, al di fuori di questo contesto. )

 

Beatitudini

 

              ( Musica continua cercando il sottofondo quando lui parla )

 

(Gesù)                        Ed ora ascoltate, perchè io vi dico……!

                                   Beati i poveri di spirito, perché di essi è il regno dei cieli!

                                   Beati gli afflitti, perché saranno consolati.

                                   Beati i miti, perché erediteranno la terra!

                       

 

 

 

 

 

                               Beati quelli che hanno fame e sete di giustizia, perché saranno  

                               saziati. Beati i misericordiosi, perché otterranno misericordia.

 

                     ( si fanno avanti tre apostoli e si mettono vicino al Cristo )

 

                                   Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.

                                   Beati i pacificatori, perché saranno chiamati figli di Dio!!

                                   Beati quelli che saranno perseguitati a causa della giustizia,   

                              …….perché di essi  è il regno dei cieli!

                                   Beati sarete voi, quando vi oltraggeranno, vi perseguiteranno e

                              falsamente diranno di voi ogni sorta di male a causa mia.

                                   Rallegratevi ed esultate, perché grande è la ricompensa nei

                              …………cieli!

 

                 ( CAMMINA IN UNO STATO DI ANSIA E RABBIA )

 

                                   Io non sono venuto per abolire le parole dei profeti ma per

                              completarle e  portarle più incisivamente al popolo che a volte

                              non le comprende.

                              Siate sempre in pace con il prossimo e, quando vi avvicinate e

                              state per entrare nella mia casa non dovete essere in collera

                              con nessuno.

                                   Amate i vostri nemici, pregate per coloro che vi perseguitano.

                              ………..Se salutate  solo i vostri fratelli, cosa fate di tanto

                              Straordinario!?

                                 E’ con chi voi odiate che dovete stringere fratellanza.

 

        ( CAMMINA IN UNO STATO DI ANSIA E RABBIA )

 

(Gesù)                        Guardate dal praticare la vostra giustizia davanti agli uomini,

                                per essere da loro veduti, altrimenti non avrete ricompensa

                               ……..dal padre vostro che è nei cieli!

                                    Quando fai elemosina non suonare la tromba davanti a te

                               ………come fanno gli ipocriti, fuori e dentro le chiese e nelle

                               Strade!

                               Loro vogliono solo essere lodati!

                                    In verità ti dico, hai già ricevuto la tua ricompensa per la

                               carità fatta…. E non sappia la tua sinistra ciò che ha fatto la

                               tua destra, affinché la tua elemosina rimanga in segreto, e la

                               tua ricompensa ti verrà data da Dio e non dagli uomini.

 

 

               

 

 

( CAMMINA ANCORA IN UNO STATO DI ANSIA E RABBIA )

 

(Gesù)                        Quando pregate, non fate come i falsi e gli ipocriti, i quali hanno piacere di pregare in piedi nelle chiese e nelle piazze, per essere veduti dagli uomini. Pregate in solitudine affinché vi veda solo Dio, ed egli vi ricompenserà.

                                   Non moltiplicate le parole, come i pagani, che credono di essere esauditi per le molte parole; non siate simili a loro, poiché il Padre vostro sa di cosa avete bisogno prima ancora che glielo chiediate.

                                   Non vogliate accumulare tesori sulla terra, dove la ruggine li consuma. Accumulate piuttosto dei tesori nel cielo, perché dov’è il tuo tesoro là sarà anche il tuo cuore.

 

……….L’etica, l’amore, il rapporto umano…….!

 

                                   Guardate gli uccelli del cielo, non seminano, non mietono, non

                              ……… raccolgono in granai, eppure il Padre mio che è nei cieli

                              li nutre.

                                   Dio dà da mangiare a tutti in modo equo, il cibo è per tutti.   

                              Così come tutte le cose della terra, siano esse naturali o

                              ……prodotte, ma solo pochi le accumulano e questa non è

                              giustizia   divina.

 

(Gesù)                        Non giudicate per non essere giudicati, perché secondo il

                              giudizio con cui giudicate e con la misura con la quale   

                              misurate, sarà misurato a voi.

                                 ….Perché osservi la pagliuzza nell’occhio del tuo fratello e non

                              scorgi la trave che è nel tuo occhio? Oh, come puoi dire al tuo

                              fratello, lascia che ti tolga dall’occhio la pagliuzza, mentre nel    

                              tuo c’è una trave.

                                   IPOCRITA!!

                                   Togli prima la trave dal tuo occhio, e allora ci vedrai bene per

                               …….togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello!

 

Padre nostro

 

(Gesù)                        Ed ora pregate come io vi insegnerò!  (violentemente.)

 

(Gesù)                        Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome e

                           

 

 

 

                              venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in

                              terra.

                                   Dacci oggi il nostro pane quotidiano e rimetti a noi i nostri

                              debiti

                                  come noi li rimettiamo ai nostri debitori.

                                   E non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male!

 

SI RIVOLGE AGLI APOSTOLI ED A TUTTI

 

                                   Ed ora andate e che le mie parabole siano di insegnamento a

                              voi e a tutti. Lavate nello spirito e nel sangue le ingiustizie dei

                              potenti.

 

Gli apostoli vanno via

 

Scribi

 

 (COMINCIA A CAMMINARE LENTAMENTE )

( SEMPRE IN PREDA LLA RABBIA )

 

(Gesù)                        Scribi, mi insultate voi, ma cosa vi muove verso di me, mentre sento il destino ormai stringersi attorno, come una morsa di ferro. Mi chiamate Satana. Ma come può Satana, cacciare Satana! Se un regno è diviso in se stesso, questo regno non può reggersi. E se Satana si solleva contro se stesso, e si divide, non può sussistere ma sta per finire.

 

 

(Gesù)                        Sacerdoti! Sacerdoti! Siete come i sepolcri imbiancati! Bianchi di fuori e pieni di marciume e sporcizia dentro; inutili come sono inutili le vostre parole nel rapporto tra Dio e l'uomo. Io distruggerò questo vostro male! Io sono già dentro tutti!  TUTTI! COME LO E’ MIO PADRE DENTRO….. TUTTI!

 

(Gesù)                        Popolo! Tu, o popolo!

                                   Sta in guardia poiché sarai condotto a causa mia davanti ai sinedri e li sarai frustato e flagellato. Ma prima il Vangelo deve essere predicato in tutto il mondo. Prima che come Sansone libererò te, popolo, dal peccato e dall’ angoscia.

 

Gesù va a pregare nel deserto

 

 

 

 

 

Incontro con il Demonio

 

( Gesù si sposta su un lato dello spazio scenico e si inginocchia per pregare)

 

                   ( Prega talmente con concentrazione da soffrire molto ed infatti si alza più volte con lo sguardo verso l’alto e soffre talmente tanto da sudare per la tensione. )

 

MUSICA

 

( ENTRA IL DEMONIO E VISCIDAMENTE SI AVVICINA AL CRISTO PER

  ABBINDOLARLO.)

 

(GLI GIRA INTORNO E POI VA VICINO CON IL VISO A

                  QUELLO DI GESU’)

 

(Demonio)                  Ehi! Hai fame eh! Lo sai che ti dico? Tu puoi mangiare, lo sai?

                              Comanda a tutte queste pietre che diventino pane e così ti

                              sfamerai!

 

 (Gesù)                        Zitto Satana! L’uomo non vive di solo pane, ma di spirito

                              divino e d’ amore.

 

(Demonio)                  Ascolta! Se sei figlio di Dio buttati giù da questo dirupo e

                              angeli celesti ti sosterranno e non permetteranno che tu cada al

                              suolo.

 

(Gesù)                        Arriverà il tempo in cui l’uomo sarà seduto alla destra del

                              Padre. Non servono queste manifestazioni di potenza per

                              dimostrare da dove vengo!

                              ………….Vattene!

 

(Demonio)                  Guarda! Come è grande tutto quello che è davanti a te. Tu

                              puoi essere il padrone di tutto ciò se ti inginocchierai davanti e

                              me e mi adorerai.

 

(Gesù)                        Sta scritto! Solo davanti a Dio ti inginocchierai e l’adorerai.

                                   Va via! Sparisci dalla mia vista!

                              ( Il demonio a questo punto va via mentre Cristo resta a

                                Pregare profondamente, alzando più di una volta il volto

                                verso l’alto. )

 

 

 

 

MUSICA COME IN PRECEDENZA

 

IL POTERE E IL NULLA

 

Kaifa ed Hanna.

 

(Kaifa)                 ( Dapprima è girato di spalle ed infatti la prima frase la grida in

                              questa  posizione )          

                                  

                              Dio! Perché questo!? E’ una prova dura alla quale tu mi

                              Sottoponi!

 

                             ( Si gira mostrando così tutta la sua perplessità ed angoscia. )

 

                                   Mi dici come faccio ad amare e venerare un uomo così umile, così povero…… così lontano…… da noi…… lontano da questa chiesa ormai radicata in una funzione venerativa.

                                   La gente si prostra a noi, nei nostri Templi, è pronta a qualsiasi sacrificio per venerarti, adorarti, ed ora quest’uomo vuole un rapporto tra Te e gli uomini più umile e diretto!

                                   Dice che Basta alzare gli occhi verso di Te e l’uomo entra in contatto con il cielo.

                                   Ahhhh!! Dio!...... Diooo!

 

                 (ARRIVA QUASI AD IMPRECARE IN UN CONTESTO DOVE IL DUBBIO VIENE FUORI PREPOTENTEMENTE.)

 

(Kaifa)                       Dimmi cosa vuoi che faccia, esprimimi i tuoi desideri.

                                   Vuoi che m’inginocchi davanti a Lui qui, a Gerusalemme? Oppure vuoi la sua morte, perché con lei si rafforzi la nostra Chiesa?

                                   Se tu vuoi questi Templi non esisteranno più e pregheremo! Basterà pregarti anche quando mangiamo o passeggiamo per le strade. Quando facciamo l’amore. Basterà rivolgerci a te persino quando non ci comportiamo secondo le leggi fatte da noi.

                                   Emanate per far forte la Chiesa!.... Secoli di storia rischiano di essere rinnegati e il futuro non vedrà più il rinnovarsi della Chiesa.

                                   Tu, sei già dentro tutti gli uomini!!

 

(Arriva Hanna e Cammina verso Kaifa)

 

 

 

 

 

(Kaifa)                        Dimmi Hanna! Cosa succede per Gerusalemme? La gente si è calmata? Questo interesse per Gesù è scemato?

 

(Hanna)                      C’è tumulto Kaifa! In città c’è tumulto! Tutti sono affascinati da questo cantastorie. Sembra che abbia un potere magico per attirare la gente.

                                   In Lui vedono un salvatore, sia contro la povertà, sia contro i romani. Parla di porgere l’altra guancia quando si è colpiti, di non disprezzare nessuno, perché tutti abbiamo peccato. Al suo ingresso in Gerusalemme, un nugolo di bambini l’ha accolto.

 

(Kaifa)                        Roma tiene a malincuore la Palestina, i problemi in occidente fanno allentare la morsa qui.

 

(Hanna)                      Certo! C’è disordine, perché gli emissari non riescono ad usare il polso di ferro. Come può governare un uomo come Pilato. Preso dai suoi problemi familiari e disturbato dalla lontananza da Roma!

 

(Kaifa)                        Lo so! Lo so! E’ un imbelle, ma questo può facilitarci. Non so se con un altro potrebbe funzionare parlare male di Gesù.

 

(Hanna)                      Allora gli vuoi parlar di Lui?

 

(Kaifa)                        Pensavo si trattasse di una cosa passeggera. Un’ euforia davanti al malcontento del popolo. Non dimentichiamoci dello stato di miseria vigente in questo momento, con gli Zeloti continuamente pronti a maledirci, a fare attentati al nostro esercito. Per questo ci serve Roma e ci Conviene essere più amici che mai con essa.

 

(Hanna)                      Dobbiamo fare qualcosa contro quest’ uomo. Qui si rischia una rivoluzione che metterebbe in pericolo le nostre istituzioni.

 

(Kaifa)                        Solo………..!?

 

(Hanna)                      Beh!.... Anche Dio stesso! Il popolo fa la fila per ascoltarlo e diserta la nostre riunioni. Non è ben visto solo dai Farisei.

 

(Kaifa)                        Lo so! Non serve ricordarmelo!

 

                                   In pochi giorni è diventato un idolo.

 

                                  

 

 

 

Fortunatamente Barabba è in carcere, con la sua mania della Giudea libera avrebbe potuto creare alleanze con i seguaci di Gesù.

 

(Hanna)                      La gente non si controlla più, i miei servi mi informano di disordini continui.

 

(Kaifa)                        Vuoi che lo uccida con queste mani? Vuoi che il Gran Sacerdote uccida un uomo sempre pronto ad essere umile e a parlare di pace ogni volta che apre bocca; persino pronto ad essere contro ogni forma di violenza?

 

                        ………Bisogna andarci cauti, perché il sangue potrebbe scorrere per secoli senza fermarsi.

 

                        …..…… Bisogna agire con cautela e soprattutto essere sicuri di essere nel giusto.

 

(Hanna)                      Non crederai che quel buffone sia veramente il figlio di Dio e il Re d’Israele?

 

(Kaifa)                        Su questo hai ragione! E poi se anche fosse così, non possiamo permetterci di rendere la Chiesa così idealizzata e senza nessuna barriera di classe.

                                   Dobbiamo fermarlo o rischieremo una rivoluzione totale…… secoli di storia possono andare in fumo.

                                   Dobbiamo eliminarlo facendo apparire la sua morte come un volere divino.

 

(Hanna)                      Ho preso contatto con uno Zelota, deluso dall’atteggiamento di Gesù, un certo Giuda Iscariota, pronto a consegnarlo per una manciata di denari, che lui dice, occorrenti per sfamare i poveri della sua gente…… fatti suoi comunque!

                        Ha parlato di una cena che dovrebbero fare, e poi di una riunione al campo degli ulivi.

 

(Kaifa)                        Bene! L’importante è arrestarlo e mettere il popolo di fronte al fatto  compiuto. Senza di Lui, sarà facile strumentalizzare la gente.

 

 

(Entra Giuda e parla ad Hanna in un orecchio)

 

 

 

 

(Hanna e Kaifa bisbigliano)

 

 

(Kaifa)                        D’accordo! Agisci!...... Ma non prima di Pasqua. Eviteremo ulteriori disordini.

                                   E cerchiamo di preparare Pilato, dipende tutto da lui. Noi abbiamo le mani legate e l’ordine come Chiesa non potremmo mai darlo!.......... Ricordalo!

 

(Hanna annuisce a Giuda,  mandandolo via)

 

( poi Kaifa  lo richiama facendolo voltare verso di lui )

 

(Kaifa)                        Dimenticavo…….. il tuo compenso!

 

                                   ( Giuda si inginocchia raccogliendo avidamente le monete lanciatogli dal  sacerdote )

                            

                                  ( Poi si rivolge verso il cielo )

 

(Kaifa)                        Signore……… E’ questo quello che vuoi!?

 

MUSICA

 

(Buio in scena.)

 

Resurrezione di Lazzaro

 

 

(GESU’ VA VERSO LAZZARO MORTO ALL’ANGOLO DELLO SPAZIO

    SCENICO)

 

(Gesù) -       La vita e la morte sono un’unica cosa perché ciò che si è dimostrato in vita nel senso della giustizia e nell’amore per il prossimo si riflette nell’eternità. Amate in vita i vostri cari e non createvi nemici. Fate restare anche dopo la vita il bene perpetrato durante la vostra esistenza e così sarete sempre vivi! VIVI!

                        Vivi e risorti nel bene eterno come farò in questo momento. Ecco la dimostrazione della resurrezione del corpo e dell’anima.

 

 

 

 

 

 

( alza le mani e grida )

 

                        Lazzaro!..... Vivi!! Cammina……….!

    

  (Lazzaro entra in scena dal nulla camminando dapprima incurvato e, di seguito,  risorge e va vicino a Gesù. Questi lo abbraccia )

 

                      Gesù - Che tu possa essere il simbolo della resurrezione del bene!

                                  Ora e per sempre a partire da questo momento.

                                 

( Gesù parla con la gente )

 

(Gesù)             -          Il male che divide il mondo non so se riuscirò a sconfiggerlo tutto! Ma il mio intento e quello del Padre mio è di dare l’idea, cercare di far fraternizzare tutti i popoli della terra.

                                   In questo momento in cui esso sta nascendo, dalle mie gesta, attorno a me, si muove l'afflizione e la malvagità e per questo ben sapendo  quello che mi aspetta, le mie gesta insegneranno, nella loro umiltà, il poter vivere in pace.

                                   Nessuna costrizione sarà da me benedetta. La mia parola potrà vivere nell'ombra e nel silenzio.

                                   Si potrà pregare senza clamori e nelle intimità, dentro e al di fuori dei templi. Con la forza non si deve far rispettare la mia idea, perché allora si costruirebbe violenza e non deve essere violenza.

                              Tutti i cuori in cui il mio messaggio arriverà, saranno puri. In questo momento mi rivolgo verso di voi dandovi la mia anima e il mio corpo.

 

(Buio in scena.)

( scende in mezzo alla gente e parla un po’ con tutti enunciando praticamente tutte

  le beatitudini. )

 

Guarigione dell’indemoniato

 

       ( Gesù torna verso lo spazio scenico. Quando si riaccende la luce su di esso,

        vede un uomo che si contorce in preda alla disperazione ed al possesso di

           entità malefiche. Questi vede il Cristo e va verso di lui inveendo )

 

 (Indemoniato) -          Cosa vuoi buffone! Ritorna nel nulla, non sei nessuno! Sei un idiota! Non puoi vincere contro di me. Finiranno all'inferno tutti! Come gli altri idioti che ti seguono.

 

 

 

 

(Gesù)             -          Lascia questo corpo, immonda creatura. Ritorna da dove sei venuto. Ritorna nelle fiamme eterne!

 

(Indemoniato) -          Ahhhhhhhh! Ahhhhhhhhh! Non lascerò mai questo corpo!...... E’ mio come è mio ogni cosa che voglio! Sono potente, grande, più grande di te. Posso entrare anche dentro il tuo corpo  e strapparti le viscere per poi buttarle in pasto ai cani.

 

(Gesù)             -          Lascia questo corpo!  ……Immonda bestia! Te lo l'ordino…..!

                                  

MUSICA

 

(L’indemoniato comincia a contorcersi nel dolore)

 

                                     ( Cade a terra pesantemente e continua a dimenarsi forsennatamente; poi, lentamente, comincia a calmarsi sino ad arrivare alla calma totale; prende la forma di uomo normale, non più posseduto. Gesù lo prende con se e lo porta fuori scena.)

 

MUSICA

 

(DI COLPO LA SCENA SI ILLUMINA A GIORNO ED ENTRANO UN PO’ DI PERSONE CHE COMINCIANO A VENDERE CIANFRUSAGLIE VARIE E  PRODOTTI TIPICI. C’E’ LA PRESENZA ANCHE DI UNA PROSTITUTA  

( MADDALENA ) IN ATTEGGIAMENTO CHIARO E INEQUIVOCABILE CHE

CON GESTI INVITA GLI UOMINI AD ANDARE CON LEI.) SI RIVOLGE AL PUBBLICO MUOVENDOSI ORIZZONTALMENTE ED ADDITANDO DI VOLTA IN VOLTA GENTE DEL PUBBLICO,  MOSTRA ANCHE I SENI PRENDENDOLI TRA LE MANI E MOSTRANDOLI CON CHIAREZZA, FA CAPIRE CHE INTENDE AVERE  RAPPORTI SESSUALI ESTREMI E PARTICOLARI.)

 

( QUESTA SCENA SERVE PER DARE IL SENSO DI DECLINO MORALE ANCHE NEL CONTESTO RELIGIOSO E L’INCONTRO CON IL CRISTO E’ PURIFICANTE E CATARTICO IN TUTTI I SENSI)

 

MUSICA

 

( I RUMORI DESCRITTI SONO GIA’ REGISTRATI ED I PRESENTI DEVONO SOLO MUOVERSI PRESENTANDO I LORO PRODOTTI AD IPOTETICI

 

 

 

 

PASSANTI. LA SCENA VA AVANTI PER UN PO’ SEMPRE CON LO STESSO …….CAOS )

 

( LATERALMENTE ALLO SPAZIO SCENICO DI COLPO COMPAIONO UN UOMO ED UNA DONNA INTENDI IN UN RAPPORTO SESSUALE FRENETICO E VIOLENTO. L’UOMO LE HA PORTATO FIN SOPRA I GLUTEI LE VESTI E CON LE PARTI INTIME NUDE SI MUOVE DENTRO DI …….LEI CON VEEMENZA)

 

MUSICA

 

(DI COLPO IL CRISTO INFURIATO VA VERSO DI LORO E LI COMINCIA A COLPIRE CON FORZA. PRENDE LA PROSTITUTA E LA SBATTE A TERRA DOVE RESTA PER TUTTA LA SCENA.)

 

(I RUMORI DI FONDO SI ABBASSANO UN PO’)

 

GESU’ - Vi rendete conto che questo è un luogo sacro! E’ la casa di mio padre

               dove si viene  per comunicare con lui, per pregare e voi ne avete fatto  

               una spelonca, un mercato pubblico. E i sacerdoti con voi  …………..

               ..mercanteggiano. Come dovrà essere la casa di mio padre in futuro!?

               Ed allora io vi dico, se vedrete falsità ed ingiustizia, pregate da soli

               perchè mio padre vi vedrà ovunque voi siate.

                ………………. ANDATE VIA! MALEDETTI!

 

…….DISSACRATE OGNI COSA PER I VOSTRI GUADAGNI ED

AFFAMATE SEMPRE DI PIU LA GENTE!

 

( GLI ASTANTI IMPAURITI ESCONO LENTAMENTE )

 

      ( I DUE INTENDI A FARE L’AMORE SI STACCANO DALL’AMPLESSO

        ED ESCONO VELOCEMENTE, L’UOMO MOSTRA IL PROPRIO

        SESSO IN EREZIONE. )

 

( RESTA SOLO LA MADDALENA A TERRA. GESU’ GLI SI AVVICINA E

  LA PRENDE PER LE SPALLE, ALZANDOLA. )

 

GESU’   -        Io sono venuto per voi! Per gli afflitti, i poveri ed i disadattati come te! Ed ora io ti benedico affinché tu possa trovare la pace e la dimensione nella tua vita. Che tu possa amare veramente, soffrire veramente per amore e soffrire nell’essere madre.

 

 

 

 

 

MADDALENA -  ( LO GUARDA CON AMORE E DEVOZIONE ) – Prendimi! Prendimi ora! Prenderò come pagamento queste parole che valgono per me tanto! Mai nessuno mi ha parlato così! Nessun uomo mi ha mai trattato così in vita mia. Nessuno mi ha mai amato! Hanno sfruttato questo corpo facendo presa sulla mia miseria. Mi hanno preso per fame umiliando il mio desiderio d’amore……Ma tu sei diverso,…… i tuoi occhi esprimono pietà e bontà!....... Prendimi!

 

                      ……Entra in me ti prego! Mai nessuno mi ha parlato così! Con amore e dolcezza!

 

                       ( la Maddalena va avanti toccandosi i seni e portandoli ancora di più verso  il volto del Cristo; questi per un attimo si ritrae voltandosi per non guardare e per non cedere alla donna.)

 

Maddalena - Se sei un uomo giusto devi anche darmi tutto questo tuo corpo!

                     ( lo tocca di colpo, prima sul petto, poi portando le mani verso il    

                       basso.)

                      Entra in me ti prego. Fa che questa tua giustizia rimanga in me con

                      il tuo seme che si perde nel mio corpo.

                      Molti uomini mi hanno preso perché la mia povertà non mi dava

                      altre risorse se non questo mio corpo. Ed ora invece voglio amare

                      perché lo voglio.

                      ………..Lo voglio fortissimamente!

 

                 ( Lo abbraccia, baciandolo e questa volta, Cristo, non riesce a respingerla; ricambia così il bacio. )

 

                      ( LA SCENA SI OSCURA. IN PENOMBRA UN FASCIO DI LUCE ARRIVA SUI DUE MENTRE SI BUTTANO A TERRA E COMINCIANO A SPOGLIARSI E, CONSEGUENTEMENTE, A FARE L’AMORE.)

 

                      ( SI NOTANO I CORPI CONTORCERSI NELL’ATTO DEL  COITO. )

 

MUSICA

                    

( MUSICA COME QUELLA DELLA SCENA DEL DESERTO)

 

 

 

 

 

 

 

( GESU’ L’ABBRACCIA ACCAREZZANDOGLI I CAPELLI ED

             ACCOMPAGNANDOLA  FUORI )

 

…….CENACOLO POPOLARE…….

 

(Ritorna verso gli apostoli)

 

(Gesù)             -          E quanto è scritto ormai si sta compiendo. Andate ora, fino in città, là,  incontrerete un uomo che porta con sé una brocca d'acqua; seguitelo, e dove entra, dite al padrone della casa “<< il maestro chiede dov'è la sala per mangiare la Pasqua con i propri discepoli!>>” Ed egli vi mostrerà un cenacolo, al piano superiore, grande, provvisto di tutto l'occorrente, già pronto; lì! Apparecchiate per noi.

GLI APOSTOLI ASCOLTANO

 

(Gesù)      -   Il cerchio intorno a me si sta chiudendo sempre più. Il potere che non ama la giustizia e la fraternità sta per compiere la sua azione ma non potrà mai distruggere l’idea. Questa sopravvive ad ogni violenza perché è all’interno di ogni uomo come all’interno dell’uomo c’è Dio! Basta invocarlo, amarlo e si può parlare con lui. In questo modo ogni uomo troverà la sua essenza e la sua libertà.

                       

SI RIVOLGE AGLI APOSTOLI

 

(Gesù)    -        Sapete quello che dovete fare!

 

GLI APOSTOLI VANNO VIA. GESU’ TRATTIENE GIUDA. LO PORTA

AVANTI E GLI PARLA ANSIOSAMENTE.

 

(Gesù)     -        Ricordati di fare tutto quello che ti ho detto senza dimenticare niente!

 

(Giuda)      -     Perché mi fai questo? Perché devo fare una cosa così schifosa e contro te?

                           Non riuscirò mai a farlo! Credimi! Mi chiedi l’impossibile!

 

(Gesù)       -     ( Strattonandolo con forza) E’ necessario tutto ciò. Tu solo puoi capire il perché di un gesto così assurdo!

 

 

 

 

 

 

(Giuda)     -  Ma la storia. I tuoi seguaci, un giorno, mi ricorderanno come un malfattore, un assassino.

 

(Gesù)     -  Lascia perdere tutto questo. Ciò servirà per i puri di cuore e quelli che cercheranno il vero valore del mio insegnamento senza nessuna aggiunta di parole inutili. L’importante che io….sappia quello che hai fatto.  ….per me! Ed ora va! ( Lo strattona spostandolo violentemente da un lato.)

 

(Giuda resta a guardarlo perplesso.)

 

(Giuda)   -   Forse non riesci neanche tu a comprendere come sei grande e cosa possono significare i tuoi insegnamenti.

 

(Gesù)     -     Per questo devo morire per mano di questi falsi ed ipocriti, affinché un giorno quelli della loro razza non mi useranno per il loro potere……VA ORA!

 

(Giuda) -    Dovrebbe ricominciare tutto da questo momento! Tutto dall’insegnamento delle tue gesta. Tutti dovrebbero muoversi in questa ottica Cristiana!

 

(Gesù)      -   Certo! E’ importante quello che dici!

 

 

GIUDA VA VIA

 

GESU’ RESTA SOLO

 

 

“Lapidazione della Maddalena”

 

“Analisi della coscienza come rivoluzione esistenziale”

 

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“il perdono della prostituzione come presa di coscienza della realtà ……………………………popolare”

 

 

 

 

 

 

…La nuova fase della rigenerazione ……..cristiana..

 

 

MUSICA

 

(Entrano in scena tre uomini che picchiano la donna con violenza)

 

(Gesù ferma i tre uomini)

 

(Maddalena)   -          Cosa credete che a me piace fare la prostituta? Io credo nella giustizia divina. Dio sa tutto questo e lo faccio perché sono spinta dalla miseria e dalla disperazione di questa vita violenta, e poi quelli che vengono con me, frequentano templi e sinagoghe con sguardi umili, ma sono peggio degli altri.

 

           ( la Maddalena comincia a piangere convulsamente veramente addolorata

             ed  afflitta. )

 

( Gesù a questo punto prova una rabbia incontrollata. )

 

(Uomo)       -       Fai così perché hai  goduto del suo corpo, non è vero?

 

(Gesù)       -       Quello che mi accingo a fare va al di là del semplice piacere del corpo. Al di là dello stesso peccato e forse io stesso sono nel peccato, però vi dico con certezza che…..Chi è senza peccato scagli la prima pietra….!!! Anche contro di me e non solo sulla donna!

 

                            (Gli uomini si guardano titubanti non sapendo cosa fare; poi

                            però, sconcertati dalle parole sibilanti di Gesù gettano le pietre e

                           vanno via.)

 

                           ( Gesù prende per le spalle Maddalena, le bacia delicatamente la

                             guancia ed, abbracciandola, la porta fuori scena. )

 

( la scena rimane in penombra )

 

(ED ANCORA CON LA STESSA MUSICA  DELLA SCENA PRECEDENTE )

 

 

 

 

 

( LA SCENA SI ILLUMINA E GLI APOSTOLI SONO TUTTI SEDUTI INTORNO ALLA TAVOLA ED AL LE VIVANDE PER LA CENA. QUANDO SI ACCENDE LA LUCE GIA’ STANNO MANGIANDO. AL CENTRO VIENE

POSTO UN TAVOLO LUNGO E, SUCCESSIVAMENTE, ANCHE DELLE SEDIE, MESSE PURE AGLI ANGOLI DELLA TAVOLA STESSA. )

 

 

“Ultima cena”

 

L’essenza del messaggio nell’ottica di un futuro di …………………………….giustizia!

 

                                  

(Gesù)       -           ( ARRIVA ABBASTANZA VELOCE ) - In verità vi dico” uno di voi mi  tradirà, uno che mangia con me”!

 

                                     SI GUARDANO TUTTI SCONCERTATI E STUPITI.

 

                                   ……Uno di voi che mette la mano con me nel medesimo piatto. E guai a colui che tradirà, era meglio per lui se non fosse mai nato! Però sappiate che fino ad ora avete pregato il dio sbagliato…ora cercate di pregare quello giusto…..ed insegnatelo da questo momento anche agli altri…….!

 

COMINCIANO A MANGIARE LENTAMENTE

 

( OCCHIO DI BUE SUL CRISTO )

 

(Gesù)             -          Questo è il mio corpo. Prendetene e mangiatene tutti. E pregate nel giusto ed il Dio giusto. Il Dio della pace e della giustizia e non quello dei comandamenti……!

 

( Gesù in piedi porta il pane ai discepoli seduti )

 

(QUANDO IL PANE ARRIVA A GIUDA, QUESTI LO BUTTA E SE NE VA… ……TRA UN MISTO DI RABBIA E CONTRARIETA’. LA ……SOLENNITA’ DEL MOMENTO NON FA NOTARE ………QUESTO SUO ATTEGGIAMENTO AGLI ASTANTI.)

 

 

 

 

 

( OCCHIO DI BUE IN MOVIMENTO SUGLI APOSTOLI MENTRE

           MANGIANO IL PANE DATO LORO DA CRISTO. )

 

(Gesù)             -          Questo è il mio sangue, il sangue dell'Alleanza, che sarà sparso per molti. Ed io non berrò più del frutto delle vite, fino al giorno in cui ne berrò del nuovo nel regno di Dio.

 

        ( Gesù in piedi, dopo aver bevuto dal calice, lo porta ad alcuni discepoli )

 

( OCCHIO DI BUE IN MOVIMENTO SUGLI APOSTOLI MENTRE

            BEVONO DAL CALICE )

 

(Gesù lava i piedi agli apostoli)

 

( LO FA CON GESTI VIOLENTI E CONVULSI QUASI FOSSE PRESO DA UNA GRANDE ARMONIA DI BENE; MA SOPRATTUTTO PER DARE UN SIMBOLO DI UMILTA’ AI POSTERI )

 

MUSICA FORTE

 

 (FINITO IL LAVAGGIO DEI PIEDI, VIENE AVANTI DOPO AVER PRESO IL CALICE E PARLA ALLE FOLLE DEL FUTURO DEL MONDO )

 

GESU’: Prendete il vino ogni volta che volete tutti voi, ora e per sempre, partecipate a questa cena dove io ho lasciato questo messaggio di pace e giustizia e sia tutto ciò la rigenerazione di un rapporto umano e vivo come lo sono io in questo ……….momento! Ricordatemi nella forza della vita e

nella forza delle idee. Non delegate nessuno a rappresentarmi in questo gesto, ma vivetelo in prima persona.

 

( LA SUA DIALETTICA DIVENTA PIU’ VIOLENTA )

 

OLTREPASSATE IL MURO DELLE FALSE PAROLE E DEI FALSI RITI INGANNEVOLI! MOLTI FI FARANNO CREDERE DI RAPPRESENTARMI, MA IO VI DICO GUARDATE UN OGGETTO ED IO SARO’ LI’!........GUARDATE IL VOLTO DI VOSTRO FIGLIO INNOCENTE ED IO SARO’ LI’!...........GUARDATE IL VOLTO DI VOSTRO FIGLIO CONFUSO DAL FALSO PECCATO E DALLA RABBIA DELL’INGIUSTIZIA ED IO SARO’ LI’!...........GUARDATE LA MORTE CON DOLCEZZA ED IO……SARO’ LI’!...........QUANDO SENTIRETE IL CALORE DEL FUOCO SULLA VOSTRA PELLE ED IL CALORE DELLA VOSTRA FAMIGLIA IO SARO’ LI’!

 

 

 

 

……QUANDO MANGERETE LA VOSTRA MINESTRA DOPO IL LAVORO E DOPO LO SFRUTTAMENTO DI GENTE DI POTERE, MALVAGIA ED INUTILE,  IO SARO’ LI’!........QUANDO SENTIRETE IL FREDDO PENETRARVI DENTRO ANCHE LI’ SARO’!.........QUANDO AMERETE CON VIGORE NELLA SINCERITA’ DELL’AMORE, IO SARO’ PRESENTE!.................................

 

( ALZA IL CALICE VERSO L’ALTO)

 

ALZATE IL CALICE IN ALTO, IN PRIVATO, DENTRO LE VOSTRE CASE, NELLE VOSTRE FACCENDE, QUANDO AMATE, QUANDO RIDETE, QUANDO SIETE PREDA DELLA RABBIA ED IO VI GUARDERO’ E VI DARO’ SEMPRE PIU’ LA FORZA UMANA DELLA VITA.

 

( DI COLPO SI CALMA E PARLA AGLI APOSTOLI SERENAMENTE )

 

ED ORA IL MIO TEMPO E’ FINITO. ARRIVERANNO LE IENE ED I MALVAGI PER COMPIERE LE LORO GESTA E DISTRUGGERE LE MIE IDEE SIN QUANDO SONO IN VITA. GLI STESSI CHE DOPO LA MIA MORTE SARANNO PRONTI A RIPRENDERLE E MODIFICARLE PER DOMINARE. MA VOI RICORDATE TUTTO CIO’. RICORDATE QUESTO …………………………….MOMENTO PIENO DI MAGIA E UMANITA’.

 

PIETRO -  ( Si fa avanti mettendosi di fronte al maestro ) – No! Non parlare così rabbi! Io ti proteggerò anche se dovessi morire. Non permetterò che ti facciano del male!

 

GESU’  - Pietro! Smettila! E fa qual che ti ho detto di fare! Sei debole come uomo ma grande come profeta del popolo!

 

PIETRO - Eppure Rabbi……….!

 

GESU -    Pietro! Tu mi rinnegherai tre volte prima che il gallo canti.

 

MUSICA FORTE

 

( GESU’ VA VIA. VA DIETRO IL TELO E LI’ ALZA LE BRACCIA VERSO IL MONDO.)

 

BUIO IN SCENA SUGLI APOSTOLI.

 

 

 

 

Orto degli ulivi

 

(GESU’ ARRIVA DA SOLO NELLO SPAZIO SCENICO

RAPPRESENTANTE L’ORTO DEGLI ULIVI.)

 

(Gesù)    -                   Riposate e pregate! Affinchè non entriate in tentazione, poiché lo spirito è pronto ma la carne è debole.

 

(Gesù comincia a pregare da solo)

 

( ENTRANO QUATTRO APOSTOLI E SUBITO SI SDRAIANO A

    TERRA,  STANCHI, ……………….ADDORMENTANDOSI.)

 

LA SOFFERENZA UMANA

 

(Gesù)        -               ( Gesù alza la testa più di una volta verso il cielo con le lacrime copiose inondanti il volto già segnato dalla fatica, dal dolore e dalla precarietà del momento in cui si trova a vivere. In questo contesto cerca il rapporto con Dio in modo determinato e violento anche nella preghiera e nella propria intimità )

 

( Poi comincia ad evocarlo.)

 

                   L'anima mia è triste fino alla morte!

                                   Abba…!... Padre…!... Tutto ti è possibile; allontana da me questo calice; ma non si faccia quello che voglia io, ma quello che vuoi tu.

 

(Dopo un po’ Gesù si alza e va verso gli apostoli)

 

(Gesù)        -               Ora basta! Svegliatevi e andiamo! L’ora è giunta e chi mi tradirà e ormai vicino.

(Entra in scena Giuda, e riferendosi alle guardie…)

 

Arresto

 

(Giuda)           -          Aspettate chi bacerò è lui.

(Giuda bacia Gesù)

 

(Gesù)             -          Amico! Con un bacio tradisci il figlio dell’uomo.

 

 

 

 

 

(Kaifa)            -          Arrestatelo!

 

(Discepolo)     -          Giuda!.... maledetto…..!

 

(Un discepolo di Gesù colpisce violentemente un soldato)

 

(Gesù)         -              ( Ferma l’ardore dei discepoli con un gesto determinato e rialza il soldato. ) Cosa credevi di fare? Lascia che tutto si compia in questo modo.

 

Giuda  -  ( fermandosi un attimo prima di andare via ) – Un giorno capirete!

 

(Discepolo)  -  Giuda maledetto………!

 

Buio totale

 

MUSICA

 

(Processo con Hanna e Kaifa)

 

( Si accende la luce ed in scena ci sono i due sacerdoti insieme agli altri

        componenti del Sinedrio, due soldati e Gesù spossato e distrutto fisicamente

        dalla fatica e dalla disperazione. Hanna è seduto e Kaifa inizia subito ad

        inveire contro di lui ed a spingere nella dialettica per una risoluzione

        drastica, con un’accusa, secondo lui, grave. )

 

(Kaifa)            -          Costui ha ammesso in piazza di distruggere un tempio e di ricostruirlo in tre giorni…!

 

(Hanna)          -          Chi sono i tuoi discepoli!? Qual’è la tua dottrina!?

 

(Gesù)             -          Io ho parlato in pubblico; ho sempre insegnato nella sinagoga e nel tempio dove s’adunano tutti i giudei e niente ho detto in segreto.

 

(Hanna)          -          E’ questa la risposta!?

 

(Gesù)             -          Perché interroghi me? Interroga quelli che mi hanno udito?

 

 

 

 

 

 

(Soldato del Sinedrio)  - ( Colpendolo violentemente)         Così si risponde al gran Sacerdote?

 

(Gesù)             -          Se ho parlato male, dimostra questo male, ma se ho detto bene, perché mi percuoti?

 

(Altro Sacerdote)  -    Se permettete, illustrissimi sacerdoti, vorrei dire qualche cosa anch'io.

                                   Voi parlate di morte con una facilità sconcertante. Possibile che quest'uomo debba essere condannato per le sue idee, che poi, tra l'altro, parlano di Dio e di preghiera. Allora io mi chiedo “<< Quali sono le vere ragioni? Cosa spinge questo Sinedrio verso un odio così violento?”>>

                                   A me basta che un solo sacerdote quì, ammetta di essere contro l'idea di quest'uomo ed io mi rimetterò alla volontà dell'intero Sinedrio!

 

(Kaifa)            -          Attenzione! Sacerdoti! Attenzione! Quest'uomo non dice di parlare in nome di Dio, ma afferma di essere egli stesso il Figlio di Dio…..!

 

(Hanna)          - ( Perplesso.) Ed è il potere o il destino, in questo momento tragico, in cui la mia personalità è succube, travagliata, assente. È questo il dubbio che mi divora. Eliminarlo perché la mia coscienza che vuole così, o perché la deformazione del potere mi ha reso schiavo e simile ad una bestia.

                        ( Titubante.)Pilato lo saprà giudicare meglio di me, portatelo da lui!!

 

( ENTRA DI CORSA PIETRO IMPAURITO, SI VEDE CHE STA

              FUGGENDO DA QUALCUNO.)

 

( COMINCIA A GRIDARE PRIMA DI ENTRARE IN SCENA )

 

Pietro         -     Come vi devo dire che non lo conosco! Non so di chi state  

                      parlando! Io …..non ho mai visto questo nazzareno!

 

                                                 ( rivolto verso le quinte )

 

                            Quando l’avete arrestato io ero lontano da Gerusalemme…! Si! Non ero a Gerusalemme! Lasciatemi  stare.

 

                       

 

 

( MENTRE PARLA E’ IN PREDA AL TERRORE )

 

( DI COLPO SI SENTE IL GALLO CHE CANTA PER TRE VOLTE)

 

( PIETRO CADE A TERRA IN GINOCCHIO E COMINCIA A PENTIRSI ED

  A SOFFRIRE. )

 

PIETRO    -    Perdonami! Perdonami………..! Cosa ho fatto!? Cosa ho fatto!?

 

( SI CONTORCE SU SE STESSO SOFFRENDO.)

 

PIETRO   -  Dedicherò il resto della mia vita a te. Hai avuto ragione! Sono debole! Debole! ma la tua parola ed il tuo insegnamento riuscirò a portarli ovunque nel mondo.

 

MUSICA COME LA SCENA DEL DESERTO

 

BUIO

Processo con Pilato

 

(Kaifa)            -          O Pilato! Tu che hai legge e potere e sei un potente braccio di Roma, giudica il Nazareno!!

 

(Pilato)           -          Che accuse portate contro quest'uomo?

 

(Kaifa)            -          È un malfattore! Se così non fosse non te lo avremmo consegnato!!

 

(Farisei)         -          Si è un malfattore!

                                   Giudicano Pilato!

                                   Si, Governatore!

 

(Pilato)           -          Prendetelo e portatelo da Erode, dato che tutto ciò non cade

                              sotto la mia giurisdizione!

 

(PILATO RESTA SOLO SUL TRONO E PER UN PO’ PENSA. DALLA SUA ESPRESSIONE SI DENOTA UN FORTE DUBBIO PER LE DECISIONI CHE DOVRA’ PRENDERE TRA NON MOLTO.)

 

PILATO (SEDUTO) – Cosa vuole da me la storia, O forse sarebbe il caso di dire QUESTA STORIA…! !

 

 

 

 

 

Perché nella storia gli uomini ci finiscono coinvolti nel bene e

…….nel male da avvenimenti reali.

Ma qui mi stanno mettendo avanti una situazione che va oltre se

stessa; mi trovero’ davanti un’idea al di sopra dell’uomo.

Un’idea capace di modificare il suo pensiero nel futuro ed io

………sarò legata ad essa in modo perpetuo!

 

( SI ALZA E PENSA CAMMINANDO )

 

Questa è la mia sensazione. Questo pover’uomo, quest’essere

insignificante nel rapporto con tutto ciò che gli sta attorno, sento

…..dentro di me come nel suo profondo ci sia un’idea

….importante…Rivoluzionaria. Ma non tanto rilevo tutto ciò da

questa sensazione, ma dal fatto che crea tanto odio da parte di

questo potere religioso, e ciò significa che conosce la verità!

 

COSA VEDONO IN LUI.  PERCHE’ TANTO ACCANIMENTO!

 

(CAMMINA NERVOSAMENTE)

 

                      Cosa devo fare? Cosa devo fare!? Mia moglie, in un suo sogno mi     

                      ha visto fare una cosa ingiusta, insensata.

 

( CONTINUA A CAMMINARE NERVOSAMENTE   )

 

                      ROMA! Tu stessa sei al di sotto di questa idea e lo sarai sempre. La  

                      tua giustizia è niente contro l’ingiustizia di un’idea timorosa della

                      rigenerazione umana. O la vita o la morte di quest’uomo. Sono

                      succube di una rigenerazione forte ma esse stesse possono

                      modificarla.

                      Eppure ROMA con le sue leggi governa il mondo. Ha imposto la

                      sua giustizia…..Che possiamo chiamare la vera giustizia perché non

                      ne esiste un’altra.

                      Ora non si tratta di applicare una giustizia; applicare delle leggi a

                      delle situazioni reali. Qua si deve entrare nella storia e far parte di

                      essa, purtroppo senza modificarne il destino…. Già scritto da entità

                      superiori………! Il destino stesso al di fuori della realtà…..Oppure

                      appartenente al volere di questo…..DIO! Vagheggiato da questi  

                      folli profeti perditempo.

 

 

 

 

 

 

                      Ma una cosa è certa. Non mi resta che ……..

                     dire………………….ECCOMI STORIA!

 

MUSICA

 

( ESCE )

 

(Gesù davanti ad Erode)

 

(Kaifa)            -          Erode! Pilato si è rifiutano di giudicare il Nazareno!

 

(Erode)           -          Prima il battista, ed ora tu; vi siete passati il testimone di precursori dei disperati e di poveri cani…… Abbaiano quando devono parlare e  ululano quando hanno fame. Il popolo è solo un piccolo supporto alle mia grandezza….. perenne, in quest'esistenza!

                                   A quel pazzoide del Battista, quelle sue idee, gliel’ho tolte tagliandoli la testa e tutto ciò che aveva dentro.

                                   Però…… Non…. volevo farlo……! Ma la promessa a Salomè! …Quella volta ha ballato in modo stupendo; questo mio corpo vibrava tutto. Non ho potuto dirgli di no. Ah! Salomè……! Salomè……!

                                   Ma a te no…… Non voglio provare neanche il gusto di ucciderti. Sei già morto!

                                   E lo sai chi è che sta per ucciderti......? Il tuo amato popolo, che nel futuro festeggerà persino la tua morte……!

                                   Via, portatelo via.

 

 

Lo riportano da Pilato

 

(Kaifa)            -          Governatore! Erode si è rifiutato di giudicare il Nazareno, spetta a te giudicarlo, Governatore!

 

(Farisei)         -          Si, spetta a te o Pilato!

                                   Giudicalo Governatore!

 

(Pilato)           -          Prendetelo e giudicatelo voi, secondo lo vostro legge!

 

(Kaifa)            -          Ti ritorno a dire Governatore, che a noi non è permesso farlo spetta a te, Governatore!!

 

 

 

 

(Farisei)         -          Si, Governatore spetta a te!

                                   Giudica il Nazareno!

 

(Pilato)           -          Se tu il Re dei giudei?

 

(Gesù)             -          Dice questo da te, o altri ti hanno detto di me?

 

(Pilato)           -          Sono forse io giudeo? È la tua nazione e i grandi Sacerdoti che

                              ti hanno messo nelle mie mani! Sei tu il re dei giudei?

 

(Gesù)             -          Il mio Regno non è di questo mondo, se fosse di questo mondo le mie guardie avrebbero combattuto per me ma il mio regno non è di questo mondo.

 

(Pilato)           -          Allora tu sei re!?

 

(Gesù)             -          Tu l’hai detto! Io sono la verità e chiunque è della verità ascolta la mia voce! Io sono Dio stesso! Per questo sono la verità!

 

(Pilato)           -          La verità, cos’è la verità?!

                                   Sentite! Non credo che quest'uomo abbia delle gravi colpe per le quali meriti di essere crocifisso. Ora, dopo aver ascoltato quello che ha da dire, gli darò un punizione efficace e credo che, francamente possa bastare! Non vedo delle grandi colpe per le quali occorra una punizione come la morte.

 

(Kaifa)            -          Ricorda, Governatore! Cesare non sarà contento, di una decisione benevola! Costui ha molti seguaci

 

(Pilato)           -          Per favore! Per favore Kaifa!? Non nominate Cesare solo quando mi fa comodo, dal momento che lo considerate un usurpatore e tiranno. Voi volete la morte di quest'uomo perché è contro di voi che Lui parla ed è contro di voi la sua idea di pace e fratellanza.

                                   Il suo modo di fare! La sua umiltà! Le sue idee di uguaglianza e quelle che non prevedono un rapporto tra il “vostro” Dio e l'uomo tramite un sacerdote, ed è questo quello che vi da fastidio.

                        Nei suoi occhi vedo solo amore! Amore e benevolenza.

 

(Pilato)           -        (Lo strattona.)  Chi sei! Maledetto pazzo! Chi sei! Non vedi che vogliono la tua morte!? Una sola parola e posso liberarti!

 

                                  

 

 

Ora! La storia mi ricorderà con un tiranno che ha condannato un grande uomo! Un uomo che sta per cambiare tutto il mondo in questo preciso momento. Questa non è la fine, è il principio!

 

                    …………….Centurione, flagellatelo!

 

(Fustigazione)

 

(Gesù viene legato e flagellato da due soldati.)

 

(Dopo un po’ il Governatore interrompe la flagellazione, quando vede l’uomo

     cadere a terra senza forza.)

 

(Pilato)           -          Basta! ( Si avvicina a Gesù e gli prende i capelli tirandoglieli dietro con forza ) Ecce homo! Kaifa!

                                   Ecco l'uomo! E’ questo il grande pericolo che deve temere Roma? Tra l’altro sono sicuro che dopo la morte diventerà importante per voi!

                                   Vuoi ancora che lo condanni?! ( Kaifa non fa un gesto ) Io non trovo in lui nessuna colpa.

 

(Pilato)           -          Per la Pasqua è nostro uso che si liberi un prigioniero.

                                   Centurione, portatemi quel criminale…… Barabba!

 

( Il centurione va a prendere Barabba e lo porta vicino  Pilato )

                                  

                                  ………..Rialzatelo!!

 

(Gesù viene rialzato e posto al loto di Pilato)

(Nel frattempo viene portato anche Barabba)

 

(Pilato)           -          Volete che vi liberi Gesù o Barabba?!

 

(Farisei)         -          Barabba! Barabba!

 

(Pilato)           -        Liberate Barabba!

 

(Barabba)       -        ( Alzando le mani per la gioia.) Il popolo ha scelto me! Giudea

                                libera!

 

 

 

 

 

 

 

(Pilato)           -           Ora! Sono come un ramoscello in balia dei venti. Un uomo, un

                              uomo ridotto così con la volontà trafitta dallo spiedo dell'odio.

 

(Pilato)           -         Portatemi dell'acqua, voglio lavarmi!

                                   Che il vostro giudizio possa essere giusto! Se ciò non vi basta, prendete e giudicatelo voi, perché io in lui non trovo nessuna colpa!

                        ……..………….. Con il sangue di questo poveraccio, io Ponzio Pilato, me ne lavo le mani!

 

( Si lava le mani in un bacile portatogli da un soldato.)

 

(I farisei scherniscono Gesù fino a quando non cade a terra. Gli infilano una corona di spine che si appoggiano la croce sulla spalla)

 

INIZIA LA VIA CRUCIS

 

 (Giuda , entra in scena e va  verso Gesù.)

 

Via Crucis

 

Incontro con il Cireneo

 

(Il centurione ferma un uomo che osserva il corteo)

 

 

(Centurione)   -          Uomo! Aiuta quest’uomo a portare la croce!

 

( Gesù si trascina stancamente e spossato cadendo più volte e sempre colpito

  dalla frusta del centurione.)

 

Incontro con la Veronica

 

(Gesù cade ancora a  terra con il volto pieno di sangue. )

 

(Veronica)      - ( Inginocchiandosi vicino a Gesù.) Mio Signore…… !

 

(La donna gli asciuga il volto, ma viene scansata violentemente da due farisei. )

 

 

 

 

 

 

 

 

Incontro con la Madonna

 

( Gesù riprende il cammino e Maria si butta ai suoi piedi di Gesù, mentre i soldati

   Romani le chiudono la strada con  le lance )

 

(Maria)           -          Figlio! Figlio! Amoroso giglio! Figlio che consola il mio cuore addolorato! Figlio dagli occhi belli! Figlio! Perché non rispondi! Perché ti nascondi al cuore che ti ha allattato.

 

( Anche Maria viene tolta con forza da vicino al cristo. Riprende il cammino.)

 

(Il corteo arriva sul Golgota e Maria, in prossimità della croce, si butta

verso……………….Cristo e comincia a gridare il suo dolore.)

 

Musica

 

Maria con Gesù

 

(Gesù cade a terra in prossimità del luogo dove avverrà la crocifissione. Vicino a

  lui vengono intanto sia Kaifa che Pilato.)

 

 ( A questo punto arriva Maria di corsa ed ansimando. Quando vede il figlio si

  ferma di colpo e comincia a piangere.)

 

(Maria)           -          Perché mai ad un uomo giusto come Lui deve essere riservata una  sorte  così crudele?

                                   Cosa ha fatto di male lui, se ha cercato di avvicinare sempre il male al bene, il povero al ricco. Forse in tutto ciò c'è il volere di essere impauriti dalla sua idea di pace e fratellanza. Ma se è Dio che vuole questo mondo fraterno, e tramite lui ha parlato agli uomini, ……Ora lo lascia morire per mano di sacerdoti falsi crudeli?

 

(Maria si inginocchia davanti a Pilato)

 

(Maria)           -          Governatore! Salvalo! Cosa ha fatto di male per meritare questo?

                                            

( Pilato allarga le braccia impotente e va via. Maria,di scatto, va verso kaifa. )

 

 

 

 

 

 

 

(Maria)           -          Maledetto! Sei stato tu a fare tutto ciò! Tu e quell'altro ipocrita di Hanna! Maledetto sia tu, e quelli della tua razza, per tutti gli anni che verranno! Predicate il bene ma dentro di voi portate il male.

 

( Il sacerdote la strattona violentemente buttandola a terra con forza. Maria si

      rialza e va verso il  figlio non curandosi più di nulla. Si ferma vicino a lui. )

 

(Maria)           -          Il dolore di una madre è grande, quando a soffrire è il figlio.

                                  

( Si avvicina al figlio in ginocchio. )

 

Ma ora il mio dolore è di madre e di donna. Di madre perché il tuo sangue bagna le mie mani, e di donna perchè tra poco la giustizia sarà accecata! Figlio, figlio mio! Perché il tuo dolore non passa da te a me? Perché non ti lasciano libero portare la tua parola carica di passione tra gli affitti e i poveri.

 

(Maria)           -          Figlio! Senti ancora il calore di questo seno che ti ha dato la vita?

 

( Porta la testa del figlio verso il suo seno piangendo disperata. )

 

(I soldati del sinedrio la portano via da Gesù buttandola a terra con disprezzo.

Maria  si accascia senza forza, soprattutto sopraffatta dal dolore e continua a

     piangere.)

 

Musica

 

( Viene avanti la Maddalena; prende Maria, la alza e la stringe a sé. Lei,  nella

       ricerca di un  conforto, fa altrettanto.)

 

     ( Restano a guardare cosa fanno di Gesù, impotenti ed addolorate.)

 

Crocifissione

 

( I soldati trascinano il Cristo verso la croce..)

 

 

 

 

 

( Di colpo si fa buio sulla scena e si illumina un’altra parte della stessa dove sono

  presenti Pilato, Kaifa ed Hanna che cominciano a dialogare sull’accaduto.)

 

Pilato:         Questa è la fine di un nuovo avvento di idee rigeneratrici, ma più che per Roma riguarda  voi, così pieni di credenze e religiosità. Ma vedi, Kaifa, io capisco perché hai voluto la morte di quest’uomo. In vita era come lo specchio per gente come voi ancorata al potere e costretti a mantenerlo vivo con ogni mezzo, persino con le falsità sul vostro Dio!

 

Kaifa:         Pilato! E’ bene che voi romani pensiate alle vostre beghe. Ultimamente su tutto il territorio dominato da Roma ci sono continui tumulti e, mi sembra,  che fatichiate più del solito per mantenere una certa parvenza di legalità.

 

Hanna :     Il vostro Cesare più di una volta ha mostrato malumore nei confronti dei suoi governatori per lo scarso rispetto che non riescono a far dimostrare a tutti i sudditi.

 

Pilato :     Ancora una volta nominate Cesare per convenienza. So benissimo, ribadisco, del poco attaccamento all’imperatore da parte di tutto il sinedrio. Ma sappiate una cosa, qui conviene anche a noi questo stato di cose; con i continui timori perpetrati dai sacerdoti nei confronti di

            tutti i creduloni di questo paese. Usate la religione per impaurire e dominare. E conviene che resti tutto così! Altrimenti posso fare di più.

 

Kaifa :           Per esempio che cosa? Ti ricordo che ti sei lavato le mani al processo.

 

Pilato :       Certo! Ma i veri esecutori siete stati voi. Se questo povero falegname muore crocifisso è perché, l’ho sentito bene, vede Dio nel cuore della gente e il rapporto che ha creato esclude completamente sacerdoti e tutti gli altri  delegati diciamo così……..A gestire la sua….verità!

 

Hanna :  Ha parlato anche contro Roma dal momento che ha escluso completamente il potere terreno dalla sua idea sociale. Non credo che Cesare possa essere contento di una tale espressione e soprattutto quando sia recepita da un popolo, per usare un tuo termine, così credulone.

 

Pilato :        Ancora con questa storia dell’offesa a Cesare. Roma è talmente potente da sopportare qualsiasi cosa. Ma se un falegname parla di una struttura nuova a livello sociale escludendo il sacerdozio come potere

 

 

 

 

                     temporale e materiale, non credo che sia Roma ad essere messa in discussione.

 

Kaifa:           Anche un grande impero può essere messo in discussione dalle idee rivoluzionarie.

 

Pilato:        Io non tremo davanti a queste idee. Basterebbe una sola parola e i mei soldati libererebbero Quell’uomo. Un gesto e potrei scatenare l’inferno! L’inferno qui è per…..Voi! Vogliamo provare’!?

 

Kaifa:         Non arriviamo a questi estremi. Lasciamo scorrere il destino così come viene! I posteri avranno di che parlare.

 

Pilato :         L’importante, non so in quale modo, non so come, ma non avrò mai la responsabilità storica di tutto questo.

 

Kaifa :        Vedi, Pilato! Nella storia tutto si svolge a seconda di una certa struttura sociale che si riesce a creare! Anche per la pace stessa. Per la pace! Il timore religioso serve a questo scopo perché a volte è difficile………..

                   … Entrare nelle pieghe e nell’essenza di Dio stesso e, quando siamo chiamati a decidere, dobbiamo decidere affinché egli sopravvive a delle

forme di ingiustizia terrena. L’importante è la preghiera. Perché tutto ciò ci avvicina sempre più a lui.

 

Pilato:            Non riesco a comprendere come ci si possa fidare di voi. Questa gente viene violentata ogni giorno, senza che possa pensare con la propria testa.

 

Kaifa:               Questo è lo spirito della nostra religione. Far comprendere il volere di Dio senza usare violenza ne costrizione. Libero arbitrio, caro Pilato. LIBERO ARBITRIO!

 

Pilato:               Libero arbitrio di intraprendere delle relazioni che gratificano la vostra posizione sempre più. Essere depositari di una forza invisibile e, per questo, potente, è una cosa di grande importanza. Troppo importante perché ci si possa rinunciare e dare il giusto valore al fattore dell’idea.

 

Hanna  -          Chiunque si metta contro Dio è un peccatore e blasfemo!

 

Piato    -           Contro Dio o contro voi sacerdoti.

 

 

 

 

Hanna -            Le due strutture non sono scindibili. Tutto è appropriato! Univoco!

 

Pilato  -           Dite quel che volete, ma a me basta che in un modo o nell’altro io

                        non centro niente con tutto ciò!

 

 (Addita la parte della scena dove si svolgerà la crocifissione.)

 

 (La parte dove si sta svolgendo questo dialogo si abbuia.)

 

(La scena si illumina di colpo e Cristo grida il suo dolore per la sofferenza provata

 nello stare in croce.)

 

 

(Gesù)             -          Elì! Elì! Lamma Sabctani!

                                   Dio mio! Dio mio! Perché mi hai abbandonato!

 

(Kaifa)            -          ( Arrivando trafelato sotto la croce )Tu! Che distruggi il tempio e lo ricostruisci in tre giorni, allora scende dalla croce e noi crederemo in te!

 

(Farisei)         -          Avanti scendi! Scendi!

 

(Gesù)             -          Padre! Perdona loro perché non sanno quello che fanno! Ma distruggi i falsi, gli ipocriti e i superbiosi sacerdoti! Ripulisci il mondo dalle falsità!

 

(Kaifa)            -          Tu! Chi dici di essere figlio di Dio! Dimostralo! Scendi dalla croce e ti crederemo!!!

 

(Farisei)         -          Si! Si! Scendi!

 

(VIENE AVANTI GIUDA E SI METTE SOTTO  LA CROCE GRIDANDO)

 

(Giuda con Gesù)

(Giuda)           -          E così hai scelto di morire! Ti ho tradito per spingerti a dare un'impronta diversa al tuo volere e al tuo ideale. Ho cercato di portarti verso una rivoluzione contro i soprusi di quest'ingordi invasori e invece hai scelto di morire per dare al mondo un messaggio fatto di pace, di uguaglianza e in questo messaggio hai riversato il tuo ideale, come se fosse un nuovo avvento, ma ricorda resterà soltanto il livello puro di quest'idealismo che verrà portato

 

 

 

 

                    all'estremo del rapporto onirico dove finiscono le idee e viene lasciato fuori il marciume di un mondo fatto di violenza e soprusi, di

politica scevra e corrotta, di interessi e monetizzazione su ogni cosa. È questo quello che vuoi?

 

(Giuda)           -          È questo quello che desidera il padre tuo celeste; il padre posto al comando dell'universo e dell'umanità?!

                        …… Tu devi morire, devi soltanto morire, perché come tutti gli eroi non ti porti dietro la vita ma la morte e la tua esistenza sarà la radice di un nuovo mondo e di un nuovo ideale e per questo, soltanto per questo tu vuoi morire, nella sofferenza e nel dolore, perché venga ricordato ogni cosa di questi attimi! Ma ricorda questa tua stessa morte verrà ricordata in modo completamente diverso da come la intendi tu stesso. Verrà portato il tutto verso un pietismo gretto,  strutturale ed ipocrita, per nascondere il vero significato del tuo volere.

                        Per questo non ti lascerò morire da solo, verrò con te, in questo momento ed anche se verrò ricordato in modo diverso, il mondo vedrà anche in me una morte violenta e chissà che un giorno……………….!

 Un giorno mi vedrà nel simbolismo di una nuova struttura non   

 idealista ma vitale.

 

(Giuda)           -          ……Vedi, vado a morire…… Vado a morire anch'io!

 

(Giuda, corre verso il telone posto sul fondo e si impicca. Si vede la sua sagoma

    proiettata su di esso. Può anche essere interpretato in modo diverso )

 

(Nel frattempo vengono avanti Maria e Giovanni)

 

(Gesù)             -          Madre! Ecco tuo figlio! Figlio ecco tua madre!

(I due escono dalla scena)

(I due ladroni parlano al Cristo ognuno secondo la propria indole esistenziale, tenendo conto anche del momento particolare.)

 

(1° ladrone)        -       Ho sentito dire che tu riesci a fare miracoli, sei potente. Allora!.......  Salva te stesso e salva anche noi da questo dolore!

 

(2° ladrone)     -          ( rivolto all’altro ladrone ) lascialo stare! Noi siamo quà perché abbiamo ucciso, rubato……..fatto cose orrende! Ma lui non ha fatto niente di male! Ti prego……..aiutami!

 

 

 

 

 

Gesù         -     Ti prometto che oggi stesso sarai con me nel regno del padre mio!

 

2° ladrone  -   Ti ringrazio…..però ti prego, aiuta anche lui…..E’ una vittima di questa società ingiusta……una vittima come te.

 

Gesù         -    Quello che hai detto……avverrà!               

 

Gesù         -                 ………………..Ho sete! Ho sete!

 

(Centurione )  -          Dategli da bere!!

 

(Un soldato gli porta alle labbra una spugna d’acqua sporca sulla punta di una

    lancia.)

 

La morte

 

(Gesù)                        Tutto è compiuto, padre! Oh! Padre mio! Nelle tue mani affido lo spirito mio……! Ahhhh!! Ahhhh!!

 

(Gesù muore. Lampi, tuoni e grida confuse. )

 

        (I soldati aiutano Giovanni a deporre Gesù a terra, e Maria si avvicina e presa dal dolore e in lacrime gli si inginocchia vicino e presogli la testa la trascina verso il suo seno. Sempre piangendo e rivolta con lo sguardo verso l’alto, comincia a gridare a tutti e verso il futuro il padre nostro. )

 

STROBO

 

MUSICA SOLENNE

( Maria )     -       Padre nostro che sei in noi!

E’ inutile santificarti perché già  sei dentro di me da quando son nato!

Venga il regno dell’ amore umano!

Ed è il tuo vero regno…….!

Così in cielo così in terra!

 

 

 

Prendiamo insieme il nostro pane quotidiano!

Rimettiamo i debiti insieme perché siamo un’unica cosa……..!

Ed insieme lo possiamo fare!

Cerchiamo di sfuggire alle tentazioni!

E liberarci dal male………!

MARIA STRINGE AL PETTO IL VOLTO DI SUO FIGLIO.

                       

(Buio in scena)

 

(Silenzio assoluto)

 

MUSICA

 

…la riflessione onirica….

 

“Prima verita”

 

“VERITA’ ASSOLUTA”

 

                LA SCENA S’ILLUMINA SOFFUSAMENTE ED ENTRA GESU’ STESSO. RESTA IN SILENZIO PER UN PO’. POI, GUARDANDO DAVANTI A SE, IN UN PUNTO IMPERCETTIBILE MA FACENTE PARTE DELLA STESSA “AUTORIFLESSIONE” CHE SI APPRESTA A FARE COMINCIA A PARLARE LENTAMENTE. IN LUI C’E’ L’UOMO, IL SOFFERENTE, IL FILOSOFO E…..LA GRANDE IDEA RIVOLUZIONARIA PORTATA FUORI DALLA MITIZZAZIONE DI UNA RELIGIONE PERSA NEL CONTESTO DI UNA BANA LE SACRALIZZAZIONE.

 

                       

 

 

MUSICA

 

 

 

                   GESU’ : ……..Il Gesù umano insegnò a pregare. Le sue preghiere parlavano di Dio, del tempo inserito nel contesto del disegno divino e dell’eterno. Mentre i sacerdoti insegnavano il dolore, la malattia, la tragedia e di conseguenza si doveva accettare l’ira di Dio stesso in piena umiltà. Ma l’umano Gesù affermava che tutto ciò era sbagliato ed offriva, invece, ai malati il coraggio della vita e dell’amore. Con i credenti non è stato mai iroso; ma cercava di dare a tutti loro la possibilità di credere. Aveva uno scopo e chiunque ascoltasse le sue parole lo comprendeva. Purtroppo insieme ai tanti seguaci crebbe anche l’inimicizia degli anziani della religione ebraica del tempo. Veniva ritenuto un pericolo perché secondo loro, propinava valori diversi. Con nuove visioni spirituali, minacciando la loro autorità. Inventarono allora un ipotetico inasprimento del comando di Roma in modo che,  conseguentemente, tutti ne avrebbero sofferto. Invece c’era dell’altro dietro questo timore.  Il pericolo riguardava una inevitabile svolta religiosa. Non più il pregare e confondersi con le parole dette anche in misura eccessiva, ma c’era la paura in loro che si potesse stravolgere completamente il messaggio di Dio. Questo poteva arrivare al cuore delle persone in modo diretto e portare tutti verso un amore fraterno e continuo. La mancanza della paura di Dio in tutti, allora, avrebbe cambiato la radicale idea di un essere fatto, grazie alle nuove innovative idee, non soltanto di spirito. Tutto si sarebbe portato a livello umano, con forza e capacità mentale. Il caprio espiatorio fu dunque Roma. Doveva morire Gesù e presto anche. In modo che la ritualità fasulla della religione potesse continuare incontrastata, nella paura e nella miseria ideologica.

 

 

 

                   Prendendo, dopo la sua morte, anche le sue idee. Cambiarle opportunamente ed inserirle nel contesto del “falso sacro.” La gente, spinta da loro, fu aizzata contro Gesù umano. Il disagio sociale fu visto come una causa delle sue idee che non piacevano ai governanti romani. Pilato lo fece mettere in croce ma senza convinzione e forse, non comprendendo appieno il messaggio del nazzareno. In effetti non potè negare la “giustizia” agli anziani che la chiedevano. Gesù fu condotto con altri sei condannati su di una collina. Inchiodati a delle croci; in seguito alzati e lasciati lì a soffrire prima della morte. Al di fuori di Gesù, agli altri cinque furono spezzate le gambe ed al tramonto questi morirono. Dopo tre giorni furono spezzate le gambe anche a lui. Dopo atroce dolore, morì. Fu lasciato sulla croce per altri giorni e gli uccelli rapaci cominciarono a beccarne la carne ed a straziarne il corpo che, a causa delle molte ferite derivate dal beccare continuo degli affamati volatili, divenne così martoriato e quasi irriconoscibile. Una mattina fu deposto dalla croce e messo in una buca scavata nel terreno non molto distante da dove era morto. Alcuni seguaci avvertirono Maria Maddalena e sua sorella Marta. Siccome lo avevano conosciuto bene, s’irritarono non poco con questi messaggeri; perché, a detta di loro, non lo avevano difeso. Maria Maddalena andò oltre il semplice rimprovero e li imputò di non essere morti con lui dal momento che li avrebbe attesi il tempo eterno accanto al maestro. Ma i seguaci avevano addirittura rinnegato la loro amicizia con il Cristo proprio per evitare guai peggiori. Nei giorni seguenti questi apostoli si rattristarono per la perdita del maestro e si trovarono in una sorta di sconforto. C’è da dire che lo avevano seguito e per lui avevano persino abbandonato il lavoro e le famiglie. Insieme alla tristezza si creò una sorta di depressione esistenziale e preferirono tornare alle loro abituali attività. Ma il dolore per la perdita del loro maestro accrebbe, al di là del loro comportamento, nel momento della

 

 

 

 

                   condanna e della sua morte. Era un dolore sincero, impietoso ed inguaribile. Dovuto soprattutto alla loro umiltà e semplicità di gente lontana dalle convenzioni sociali e moralistiche del tempo. Così l’unico modo per stemperarlo era non smettere mai di parlare di lui. Ricordare il tempo vissuto insieme tra idee, preghiere e incontri con la povera gente. Di come si era comportato con i sofferenti e gli afflitti. Del rapporto creato nel nome di Dio con le persone semplici al di fuori dei templi e degli interessi del sinedrio stesso. Della convivenza continua con la miseria di un popolo continuamente violentato dagli oppressori. Economicamente e fisicamente. Si resero conto dell’importanza che poteva scaturire dai suoi insegnamenti. “Insegnamenti” nuovi nella radice di una religione che portava una nuova visione a tutti gli uomini. Fatta di amore per il prossimo e di uguaglianza nel “bene” economico. Erano turbati da tutto questo e dal ricordo del messaggio rimasto nelle loro umili menti; oltre ad un evidente senso di colpa per averlo abbandonato nel momento del bisogno. Il ricordo di Gesù sembrava essere ovunque; nello sguardo dei loro familiari e nei luoghi di lavoro. Giorno dopo giorno. Ora dopo ora. Istante dopo istante. Cominciarono ad avere delle allucinazioni ed a vedere il Cristo continuamente mentre erano intenti nelle loro faccende quotidiane. Ma si rendevano conto benissimo che si trattava di proiezioni visive. Presenti soltanto nelle loro menti stravolte e decomposte dal senso di colpa. Ad un certo momento, quasi come fosse stata un’idea collettiva, cominciarono puntualmente, periodicamente, a spezzare il pane ed ognuno, prima di mangiarlo, dava al frammento una spiegazione ed un senso esistenziale, elevandolo al di sopra della loro realtà. Come a sopraelevare il pensiero dalla triste condizione e “inscatolarne” un’altra fondata sulle idee del Gesù umano. Un’altra condizione parallela, per ricreare una “nuova esistenza” basata sulle radicali funzioni della giustizia e dell’amore.

 

 

 

 

                   Un amore fatto di semplicità e di rapporto fraterno. Ineguagliabile con un altro amore improntato sulla moralità vigente. Il gruppo ben presto si distaccò da tutto il resto della società; con loro anche le loro famiglie e alcuni amici intimi. Tutto questo li faceva sentire meglio ed in pace con loro stessi. Specialmente in quei momenti particolari, in tutti gli istanti in cui l’illuminazione arriva a deformare lo stato reale delle cose e del pensiero. A portare così, questo, in una dimensione di verità o, quantomeno, in una forma “d’ipotesi della verità”. Vicinissima al grido originale della stessa; uno di loro si convinse che quel pane potesse essere associato ……………Al corpo dell’umano Gesù. Improvvisamente tutti se ne convinsero cominciando a spezzarlo con metodico senso temporale e convincendosi fortemente che si trattasse realmente del corpo del maestro. In cuor loro sapevano di essere davanti ad una creazione fittizia; un’allucinazione collettiva per lo più costruita e rigenerante. Ma avevano bisogno di tutto ciò per estirpare dalla loro vita il senso di colpa e dare al maestro il suo vero valore intellettuale.  Avevano bisogno che quel pane fosse associato al corpo di Gesù. Solo così potevano renderlo presente. ………………”Imperscrutabilmente presente”. Involontariamente ma efficacemente. Il gruppo di seguaci si ricordò come la legge scritta sui testi ebraici proclamava l’uomo appeso ad un albero e maledetto. Si resero conto anche di come questo non potesse valere per un uomo come Gesù e quindi, inevitabilmente, si mise in discussione la legge specifica. Quella fu la questione che cominciò a far allontanare dall’ebraismo e dalla sua visione spettrale ed antica, il gruppo sempre più vicino alle parole del Cristo umano. Gesù umano fu così il vincitore. La ricerca dell’amore per il prossimo e della giustizia sociale si faceva strada con forza; spinta dal bisogno di una rivalsa di giustizia al di fuori della morale corrente. Penetrava sempre più nei meandri corrotti di una legge, legata senza logica, alla condizione religiosa ereditata nei secoli addietro. Non tenendo conto del rapporto umano delle persone.

 

 

 

                   Del bisogno di amarsi nel senso stretto e radicale delle cose. Però, Gesù taceva e gli anziani, invece, si facevano sentire; non perché erano nel giusto ma perché erano vivi e quindi si facevano sentire ed apparivano al popolo; stretto nella primordiale ignoranza e che nulla poteva contestare trattandosi di un’irrazionale confutazione del deismo dell’epoca. Il gruppo di seguaci di Gesù umano si chiedeva continuamente perché Dio permettesse a queste persone di continuare a trionfare sul loro maestro, nonostante avessero torto. Avevano torto ed erano tronfi di superbia ed illuminati dal potere. Un giorno, durante una festa nel tempio a Gerusalemme, i seguaci di Gesù sentirono da un anziano affermare che Dio avrebbe mandato un uomo. Un uomo appartenente alla casa di Davide pronto a comandare su tutta l’umanità. Egli avrebbe parlato a tutti ed avrebbe portato la parola del Signore in tutto il mondo. Non sarebbe stato consegnato alla morte, almeno quella spirituale, soffrendo per tutti gli uomini. L’idea del Signore portata con forza contro tutto e tutti lo avrebbe reso nemico delle istituzioni e ………La violenza lo avrebbe colpito, provocando costernazione e dolore. Tutti, quando sarà al colmo del dolore, lo guarderanno e soffriranno per lui. I seguaci del Cristo pensarono al loro maestro e subito furono invasati di un amore fuori del normale. Identificato con lo spasmodico bisogno di riportarlo in vita. Nell’idea, nella fede, nella struttura di una nuova rigenerazione religiosa imperniata sul fattore umano. Andarono fuori Gerusalemme, nel posto dove i romani lo avevano sepolto. Tutti s’inginocchiarono sui suoi resti mortali chiedendosi nel contempo se un peccatore, un essere umano, potesse essere la fonte di tutta la verità nel contesto esistenziale, nella storia e al di fuori della morale. Quando l’atto d’amore prevarica ogni situazione reale, affacciandosi nella forza che unisce gli elementi basilari del rapporto umano trascinandolo al di fuori della semplicità, esiste la possibilità, anche se contraddittoria, di una dilatazione della coscienza.

 

                   In questo senso quello che esiste è unicamente la ricerca del bene e del piacere, fisico e irrazionale nello stesso tempo. Ed è quello che pervase i seguaci di Gesù. Essi pensarono come gli uomini del tempio, i sacerdoti che lo avevano  giudicato. L’amore di Dio è incondizionato. Egli non ha mai chiesto l’obbedienza alle vecchie leggi per avere la salvezza. Gesù, accettando la morte con grande dignità, ha dato un grande insegnamento a tutti.

                   “Amare per essere amati!” In tutti cominciò a farsi largo la consapevolezza che Gesù non fosse morto. Era vivo ...Ed albergava in tutti i suoi seguaci. Egli era risorto!

                   Compresero come amare e come aveva amato il Cristo. Aveva consentito a tutti di conoscerlo. Vivere come era vissuto lui rappresentava raggiungere la salvezza. Bisognava ritrovare tutte le pecore smarrite e riportarle all’ovile della verità. Bisognava far credere come Dio stesso, scendendo dal cielo, abbia dimostrato che Gesù, attraverso le sue parole, ha fatto conoscere lui stesso ed il suo mondo di grazia. “La nascita in ognuno è uno stato di grazia”, in seguito asportato con forza per ristrutturarlo in una falsa morale voluta dalla chiesa e da altri millantanti mediatori. In tutte le epoche. L’unico scopo della nuova visione di questa verità doveva rivolgersi con amore verso i sofferenti, accogliere i reietti, portarli verso la condizione giusta ed aggraziata di Dio stesso.  Quindi Gesù doveva vivere per sempre. La morte non era mai esistita, non era mai sopraggiunta. Il maestro era superiore a tutto ed a tutti. Parlava nel nome di Dio e presente nel mondo per dimostrare la grandezza ed onnipotenza del padre suo nei cieli. L’avevano ucciso ma era stata una finzione; la sofferenza sulla croce era un messaggio umano. La radicale dimostrazione di essersi portato fin fuori i margini dell’esistenza stessa e il ritornare in vita era la rivolta catartica, la purificazione, verso la vita e l’amore.

 

 

 

……….LA MORTE ERA STATA SCONFITTA da un essere in piena grazia di Dio. Ma, nonostante tutto, doveva restare in tutte le sue fattezze umane. L’importante erano i suoi insegnamenti. Dovevano restare puri e fuoriuscenti da ogni forza morale. ERANO LA …..MORALE. Il messaggio di Dio dovrà passare attraverso tutti coloro che credono. Così presero i resti del Gesù umano, o credettero fossero tali ma l’importante era la convinzione di questo. L’importante non erano i veri resti  ma i “resti” ideologici. Presero questi resti e li portarono in una caverna dove li seppellirono.

……….GESU’ ERA IL VERBO. ERA DIVENTATO L’ASSOLUTO. LA VERITA’.…..POI ……INIZIO’ UN’ALTRA STORIA E LA MITIZZAZIONE ALLUCINANTE DI UNA FIGURA COSPARSA DI INUTILI SILLOGISMI DIALETTICI . SCARAVENTATA SUL CEPPO SACRIFICALE DELLA RITUALITA’ ACCATTIVANTE. DA AMORE PASSO’ A TIMORE, PAURA. INCUDEVA TERRORE NELLA TESTA DI TUTTI……INCUDE TERRORE….! MA ORA ESISTE LA POSSIBILITA’ DEL RITORNO ALLA BASE IDEOLOGICA; DOVE LA SUA VITA E I SUOI INSEGNAMENTI  NON SI SONO MAI ECLISSATI. MA TUTTO E’ RIMASTO VIVO, NELLA DIMENSIONE ONIRICA DELLA STORIA ESISTENZIALE UMANA.

 

“I  comandamenti del sacrario della purezza”

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1………!

"Tutto ciò che è, è in Dio e non può essere né essere concepito senza Dio". Perciò la sostanza è contemporaneamente Dio e natura.

 

 

 

Tale sostanza è causa  ed esiste necessariamente, poiché la sua esistenza è implicata dalla sua essenza, ed è infinita. Poiché se non fosse così dovrebbe essere limitata da una qualche altra sostanza della sua medesima natura.

Dio, in quanto infinito, consta di infiniti attributi, ciascuno dei quali esprime l'essenza infinita ed eterna. Gli attributi sono ciò che l'intelletto percepisce della sostanza come costituente la sua stessa essenza. Ogni attributo è in sé infinito, ma esclude gli altri. Le “cose”, le “essenze”  del mondo spirituale e materiale non sono che modi di essere di tali attributi.

2………!

Dio è causa efficiente, immanente, di tutta la realtà, la quale non

è che un modo di Dio stesso.

Dio, come sostanza infinita, è la natura naturante, il mondo è la natura naturata.

Suo unico scopo è………..Rapportare l’uomo e la sua conoscenza innata verso la conoscenza assoluta e quindi, inevitabilmente verso Dio stesso!

………..Dio, infatti, è libera causalità, in quanto agente per la sola necessità della sua natura. Perciò in lui, libertà e necessità coincidono. Dio non ha volontà ed intelletto, in quanto non è persona e quindi non possiede tali attributi, almeno non nel senso in cui noi, come esseri umani, siamo soliti considerarli. In natura nulla è contingente, ma ogni cosa è determinata dalla necessità della “natura divina”. Dalla natura pensante e assoluta insita nell’uomo e nella sua creazione. Dato l'ordine necessario del mondo, non ha nessun senso parlare di cause finali.

Degli infiniti attributi della sostanza, solamente due sono percepibili dall'intelletto, il pensiero e l'estensione.

 

 

 

 

 

Il pensiero è l'attributo divino che comprende, come concetto, tutti i singoli pensieri, i quali sono modi della sostanza divina.

L'estensione è l'attributo che comprende i vari corpi estesi, anch'essi modi della sostanza divina.

Dio è, infatti, sia la “cosa pensante” che la “cosa estesa”. Idee e corpi appartengono a due ordini ben distinti, in quanto sono modi di due attributi distinti. Le due serie sono tra loro parallele, poiché l'ordine e la connessione delle idee corrispondono all'ordine e la connessione dei corpi. Anche l'uomo non è che una modificazione degli attributi divini. Vale a dire un modo della sostanza divina. La mente come modo del pensiero ed il corpo come modo dell'estensione.

3………!

L'attività conoscitiva della mente umana può essere suddivisa in ………..In tre fasi.

 

-  L'Opinione o immaginazione. Forma di conoscenza lacunosa e confusa, la quale trae origine da idee inadeguate e vede le cose come finite e contingenti, anziché che come modi della sostanza divina.

 

-  La Ragione. Forma di conoscenza chiara e distinta attraverso la quale si hanno idee adeguate delle proprietà delle cose. Contemplandole, non in quanto contingenti, ma come necessarie.

 

- L'Intuizione. Forma di conoscenza che permette di vedere e sentire come tutto in Dio si muove e si svolge, dal momento che l'intelletto umano è parte dell'intelletto infinito di Dio stesso. Al quale può unirsi con amore stabile.

 

 

 

 

4………!

Ogni cosa tende a perseverare nel proprio essere, prodigandosi …….In uno sforzo di conservazione che ne costituisce l'essenza.

Nel caso dell'uomo, tale sforzo è la volontà, quando è riferito alla sola mente. All'appetito, quando è riferito sia alla mente che al corpo. Da tale sforzo è l'origine delle passioni. Ogni evento favorevole alla conservazione genera il piacere, ogni evento sfavorevole alla conservazione genera il dolore. Si ama ciò che è piacevole, si odia ciò che è doloroso.

Da queste due passioni fondamentali nascono tutte le altre.

In relazione alla natura, bene e male non esistono. L'uomo, per natura, cerca di ottenere il proprio utile, al fine di garantire la propria conservazione. La schiavitù è l'incapacità dell'uomo di moderare le proprie passioni e, la libertà, il suo contrario. La libertà sorge quando l'uomo giunge a conoscere, attraverso l'intuizione, le passioni e la loro necessità, staccandosi così dall'opinione che separa i singoli beni dall'unità dell'infinita sostanza divina. A questo punto, inevitabilmente, si deve rifiutare l'autorità divina della “Bibbia” e la possibilità dei miracoli. Poiché, la prima è solo uno strumento per ottenere l'obbedienza a determinate leggi morali da parte di coloro che sono incapaci di seguire la ragione. Mentre i miracoli violerebbero le leggi immutabili di Dio stesso.

5………!

Vi sono comunque alcuni dogmi della fede universale che debbono essere riconosciuti. Questi sono l'esistenza di Dio e la sua unicità. la sua onnipresenza ed onniscienza.

 

 

 

 

 

La sua onnipotenza; la necessità del culto verso Dio, consistente nell'amore verso il prossimo.

 L'obbedienza a Dio è  l’unica via per la salvezza, il condono dei peccati per coloro che si pentono.

6………!

 In natura nulla è proibito, poiché il diritto naturale di ogni individuo si estende fin dove arriva la sua potenza. Per evitare lo stato di guerra che deriva da una tale situazione, interviene un patto tra gli uomini, fondamento dello Stato. Lo Stato non ha un diritto illimitato sui cittadini, poiché il suo scopo fondamentale …………………………………………………..E’ assicurare loro il benessere.

 Perciò è necessario che questo sia ordinato secondo leggi che seguano i precetti della ragione, che è alla base dell'umana

libertà. Lo Stato deve proteggere ed assicurare le prerogative dei cittadini, i quali hanno a lui demandato la sovranità proprio al fine di averne in cambio protezione e sicurezza. Il regime democratico è perciò quello più naturale, in quanto è quello che assicura il maggior grado di libertà e sicurezza ai cittadini.

7……….!

La chiesa e la sua falsa morale ……..Inventata, costruita, artefatta. Completamente lontana dall’idea pura del Cristo, ha usato una specie di leucotomo. Facendo restare il tutto nel suo aspetto antico e primordiale. Portando, in seguito, in una sorta di ferocia………………………..”Lobotimizzazione” alle persone incapaci di contrapporre un’idea forte; perché privi di una dimensione culturale e quindi incapaci di contrapporsi ad essa e non per colpa propria ma perché si è ereditato una secolare tendenza ad un credo inesistente. Fondato sulla paura. Sviluppato ad arte; per arrivare al potere sulle coscienze.

 

 

 

 

La colpa maggiore spetta a tutti quei falsi depositari di un credo “pseudo-cristiano e deistico”. Esistenti anche oggi e, purtroppo, appartenenti alla dimensione menzognera di una struttura religiosa lontana dall’idea del Cristo.

Asserviti ad un potere famelico, strutturato nella falsità

( Non ideologica perché in questo caso avrebbe un minimo di positività intellettiva, ma di una falsità legata alla superficialità del potere politico-religioso) che ha rosicchiato al popolo persino il midollo asportandolo al di fuori del suo stato di grazia. In una sorta di “partecipazione” al potere vaticanista, i pretucoli  hanno accettato tutto ciò. Facendosi assoldare da tale…………… ”Potere centrale della chiesa”  ed entrando così, a far parte di una realtà della quale non hanno nessuna presa di coscienza. Abbeverandosi al piacere di uno sperma demoniaco e irriverente dal punto di vista sociale e addirittura ”levandosi a simulacri della giustizia.”

8………!

Esistono poveri e puerili esseri di una borghesia e di un mondo benestante capace di credere a tutto purchè mantenga nel tempo e nelle generazioni la supremazia sulle classi più abbienti. Gli appartenenti alle classi deboli, sono poveri esseri cresciuti nella sofferenza e nel dolore che hanno avuto, nel tempo, l’unico torto di aver creduto ad un mondo che auspica la rivalutazione dell’esistenza nell’eterno splendore post-mortem. Non sono riusciti a reggere l’impatto con questa forza “pseudo-sacrale”, imbastarditi da un’apologia senza senso e camuffata nell’idea di un uomo che ha voluto dire ben altre cose. Il loro unico divertimento è la “chiavata” naturale e sistematica con le loro donne. Senza saperlo è un approccio, questo, migliore verso Dio che non quello auspicato dalla chiesa.

 

 

 

 

In questo modo è un auspicio, per loro, trovare nell’orgasmo una forza intimistica che li collega a Dio molto meglio di quello che fà la falsa morale della chiesa. Questo purtroppo vale anche per le altre esperienze pantocratiche a livello di religione.

9………!

Tutti i credi religiosi che si muovono nel contesto di una sfrenata mitizzazione dell’essere soprannaturale non è altro che un tentativo di tentare una costruzione di un altro potere religioso. Sempre gestito da persone senza scrupoli. Capaci di manipolare le deboli menti dei più sofferenti socialmente ed economicamente.

La “lobotimizzazione” voluta dal clero,  dai sacerdoti tutti, dal potere gerarchico della congrega clericale, consiste nella distruzione metaforica di una specifica porzione dell’ intelletto umano. Della specifica intellettualità umana. Presente in tutti gli esseri viventi in una pura coscienza collettiva. Potente e irriverente contro tutte le strutture ingannevoli.  Allontanata e, successivamente, Ghettizzata in un corporativismo di fanatismo pseudo-religioso. Per assurgere a schiavismo, nel contesto di un

“ potere politico ” permanente. In “UN’ARIA DI BROCA ” senza senso a livello intellettuale. In questo modo tutti gli esseri, asserviti alla ritualistica religiosa, si sentono insensibili a tutte le forme di dolore e costrizioni etiche. C’è la rimozione della purezza della coscienza, innata e, senza volerlo, -------- rimuovono persino Dio stesso. Diventano loro stessi dei singoli”sacerdoti”.  Senza saperlo realmente vengono introdotti in una nuova forza moraleggiante. Però, imperniata sull’ipocrisia. Tutto ciò che deriva da tale forza diventa la verità assoluta! Piovuta dall’”onnipotenza”. Dal fatiscente profetizzare antico, fatto credere, proveniente da questa.

 

 

 

 

Non è altro però che un mondo millantato e millantante, dal quale si può uscire soltanto con la forza intima che è la nostra vera onnipotenza.

………FORSE QUELLA VICINO A DIO!   

10………!

Il verbo

Andiamo, con la complicità della logica, all’inizio della vita “umana” sulla terra. Quando cominciarono le prime “esperienze” di vita in comune tra gli uomini,  per dar vita in questo modo, ad unioni che rappresentavano le prime forme di  antiche comunità; In questo contesto, con la volontà della collettività, si cercava di essere pronti, per difendersi meglio, dalle avversità naturali  e dalle prime malvagità perpetrate da  altri esseri, uguali , ma vestiti di prepotenza. Per ovviare così alla mancanza di viveri, donne e del potere, del quale sentivano il necessario bisogno di ratificarlo nella loro esistenza. Si pensi un attimo all’esistenza di due tribù. In guerra tra loro per la conquista di  una collina. Dalla cui sommità ci si potesse difendere meglio perché si dominava tutta la pianura sottostante. Una viveva dentro caverne naturali scavate da agenti atmosferici. L’altra amava vivere in capanne costruite con grossi pali irrobustiti e tenuti insieme da un fango cretoso , creando così delle pareti resistenti oltre le quali , ci si sentiva protetti e si poteva vivere nel migliore dei modi  la propria  e primordiale intimità esistenziale. Sono queste le prime forme di un bisogno di estraniarsi con le rispettive famiglie e vivere intensamente quest’isolamento sociale.Questo, aveva reso i suoi membri, più potenti degli appartenenti  all’altra tribù.

Nell’aspra contesa, questa, stava quasi per soccombere, quando, in una caverna alcuni componenti della comunità, trovarono una pietra somigliante vagamente ad un volto umano.

 

 

 

 

Deformato ma con le fattezze tipiche di un viso. Siccome si trattava di una pietra “arenaria e quarzata”, risplendeva a qualsiasi riflesso di luce.

Naturale o provocato dal fuoco. L’idea venne istantanea e fù un’illuminazione che doveva cambiare i rapporti  tra le tribù e gli stessi esseri umani. Quel pezzo di roccia fù bollata come una reliquia appartenente ad un essere superiore che aveva scelto quella tribù, per custodirla ed espandere il suo “messaggio divino” anche alle altre comunità.

Ben presto non solo la tribù nemica, ma anche le altre esistenti in quell’angolo di mondo, venerarono questi cavernicoli come “dei”. La venerazione era forte e scaturì in una forma di latente paura nei confronti del “signore misterioso” . Il cui volto e spirito erano presenti nella reliquia. Tutte le tribù cominciarono a portare bestiame e viveri a “QUESTI DEPOSITARI” della reliquia stessa.

Ben presto divennero ricchi e poterono permettersi di costruire una “chiesa”, sulla sommità della collina; cominciando nel contempo a creare una ritualità fatta di gesti, genuflessioni e preghiere; tutto rivolto alla “SACRA RELIQUIA”. Con il tempo la collina divenne una vera e propria città. Meta di tutti i pellegrini devoti alla reliquia ed a tutto l’”aspetto sacro” che intanto aveva preso piede.  

La paura regnava in tutti; perché si veniva intimoriti continuamente dalle parole pronunciate dai “primi sacerdoti”del tempio e fatte risalire al signore “raffigurato nella reliquia”. Questi potevano fare del male, stuprare fanciulle; abusare del loro potere per soddisfare le proprie nerchie sempre pronte, grazie ad un’alimentazione adeguata e congrua. Grazie anche alle continue offerte di tutti i pellegrini pieni di paura e reverenza. Fu sfruttata anche l’acqua della collina; elevata a liquido miracoloso e per berla si doveva fare un’ulteriore offerta,  per godere, dei suoi benefici. Quindi, si badava agli interessi materiali della città stessa nata intorno alla chiesa e, nel frattempo, si continuava a diffondere la parola di “DIO”.

Dopo molto tempo, si pensò di perfezionare questo “aspetto ideologico”

 

 

 e sacralizzato appositamente, Per fare arrivare questo potere religioso propinato dalla “montagna sacra” e farlo arrivare a livello di un “ POTERE POLITICO” vero e proprio, si pensò di metterlo su carta e propinare così un

“ LIBRO SACRO” .Forte ormai  di quel timore, sparso con metodo. Pieno di imminenti catastrofi per i disubbidienti. Con la incoerenza di una falsità latente e ricostruita nel tempo. Al di là dello sviluppo sociale e culturale, si pensò di scrivere questa “ PAROLA  DI  DIO”  ed elevarla al di sopra di ogni cosa e di ogni tempo.

Diffonderla così più comodamente ed a grandi prezzi ; materiali e umani. Per avere questa “BIBBIA” , in seguito, addirittura ci si prostituiva o si davano i propri figli in cambio. Dio prese altri nomi e il suo concetto si sparse in breve, in tutto il mondo conosciuto e, col tempo, in altri luoghi  che venivano conosciuti grazie al progresso scientifico ed alla conoscenza. Il credo presente, nella sua falsa essenza, nella città di “DIO” aleggiava su tutto e tutti. Dio divenne il creatore di ogni cosa e di ogni essere vivente. Chiunque metteva in discussione la”……VERITA’”, veniva bollato come eretico e perseguitato fino alla morte. Non si doveva assolutamente mettere in discussione il  potere del potere del…………. …..”SACRAMENTO.. “!.........

Anche adesso ci si muove in questa falsità, facendo riferimento ad un libro pieno di falsa concettualità ed i ,,,,,,Pretucoli e i miseri adepti del potere riflesso di quest’idea, continuano a godere dei suoi frutti. Con il timore, la paura, l’innesto di false prediche fatte risalire ad un essere del quale non sanno niente e lontani dalla sua vera essenza. …….Ahhhhhhhhh! ……Ad un certo punto è venuto un uomo chiamato Cristo, il messia. Fu pieno di idee debordanti umanità. Ma proprio per questo fu ucciso e portato nel contesto del “SACRAMENTO”. COME UN GIULLARE.

Nella stessa maniera viene rappresentato in quelle stupide sacre create da poveri e prezzolati imbecilli che si mettono a quattro zampe di fronte alla falsa morale religiosa………Ma questa…….E’ un’altra storia……Purtroppo già spiegata e lontana dalla verità di ogni coscienza collettiva.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

( Da dietro la scena, con la stessa musica,  Sul telo, vengono proiettate delle scritte che si interscambiano a ripetizione, anche apparendo più volte…….. fino alla fine. )

 

 

  • DOPO LA STORIA TERRENA DI CRISTO
  • LE SUE IDEE, CON IL TEMPO, COMINCIARONO

A RIVOLUZIONARE LA MORALE ED IL VIVERE DI TUTTO

………………IL MONDO

( questa scritta resta un po’ più delle altre )

  • IL SUO PENSIERO ERA, E RESTA TUTT’ORA, UNA GRANDE FORZA FILOSOFICA
  • DOVE L’UOMO TROVAVA E TROVA IL SENSO DELLA GIUSTIZIA
  • LA DIMENSIONE DELL’AMORE PURO
  • IN TUTTE LE SUE FORME UMANE
  • QUEST’AMORE SI LEGAVA E SI LEGA ALLA RELIGIONE
  • E TUTTO ERA INCENTRATO E LO E’ ANCHE ADESSO
  • SUL RAPPORTO UMANO DEGLI UOMINI
  • E SUL PERFEZIONAMENTO DEL LORO ESISTERE
  • ANNULLATO ORA DALLA RITUALITA’ CHE SVILISCE L’ATTO D’AMORE
  • IN SEGUITO LA FILOSOFIA CRISTIANA
  • DIVENNE UNA SPIRITUALITA’
  • RACCHIUSA IN TEMPLI SEMPRE PIU’ GRANDI
  • E TUTTO SI ALLONTANO’ DAL POPOLO
  • ……………..MA QUESTA……………….
  • E’ UN’ALTRA STORIA
  • E NON CENTRA CON QUELLA APPENA RACCONTATA
  • A MISURA D’UOMO
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