Martedì, 22 Maggio 2018 17:51

CHILDREN’S PRIVACY

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IL FENOMENO DELLO SHARENTING di PIERA LIBURDI

Sono sempre più numerosi i genitori che pubblicano foto dei loro figli sui social network, anche appena nati, nonostante i ripetuti avvertimenti a non farlo.

Lo sharenting, termine inglese che combina i termini parenting e sharing e  che indica l’abitudine, oggi diffusissima, dei genitori a condividere sul web tutto ciò che riguarda i figli sarà, entro il 2030, responsabile di buona parte dei furti d’identità commessi online ai danni di minori. Inconsciamente sui social vengono fornite informazioni personali. Ad esempio, attraverso la pubblicazione del festeggiamento di un compleanno viene fornita la data di nascita. Inoltre, dietro ogni foto pubblicata sul web ci sono i metadati che svelano molti dati sensibili.

Questo fenomeno è molto pericoloso. Infatti, secondo un sondaggio condotto dalla banca Barclays il 75% dei genitori ha condiviso immagini dei loro figli rivelando dati personali utili ai criminali.

Un altro aspetto che lascia discutere è che i genitori attraverso queste condivisioni violano la privacy dei loro bambini che solo crescendo potranno decidere se condividere o meno le proprie foto. Si pensi che secondo uno studio della associazione Parent zone un bambino a cinque anni sarà il soggetto pubblico di circa 1000 foto postate sui social network.

Questo è un argomento che divide le persone. Vi sono molti genitori che trovano pericoloso condividere foto sui social e altri che pensano che non vi sia nulla di male nel postare foto di minori per condividere i momenti più belli della vita dei figli. Eppure, tutto ciò  non solo favorisce la violazione della privacy ed il furto di identità, ma le immagini dei bambini possono essere manipolate per scopi pedopornografici.

A tale proposito vi sono alcune indicazione per tutelare la sicurezza dei bambini.

In primo luogo è necessario selezionare il pubblico con cui si condividono le immagini; in secondo luogo bisogna condividere il meno possibile le foto che ritraggono i bambini e non postare immagini colte in luoghi facilmente riconoscibili.

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