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Sabato, 21 Ottobre 2017 05:11

"LOVING VINCENT", UN SUGGESTIVO VIAGGIO NELLA VITA E NELL'ARTE DI VAN GOGH

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"Loving Vincent", il film di animazione sull'arte e la vita di Van Gogh è stato questa settimana, in soli tre giorni di proiezione, campione di incassi al botteghino. Per il 20 novembre è prevista una nuova proiezione.

 

Dal 16 al 18 ottobre è stato proiettato nelle sale cinematografiche italiane l’atteso film d’animazione “Loving Vincent”. Si tratta di un film nato da una collaborazione tra gli studi cinematografici polacchi e britannici, con l’aiuto di oltre 100 artisti diversi che hanno creato scene indimenticabili, degne della grandezza di Van Gogh.

L’intero film può essere considerato un vero e proprio capolavoro in quanto ogni singolo fotogramma è realizzato a mano, riprendendo la stessa tecnica pittorica utilizzata dal genio olandese.

In particolare, Dorota Kobiela, pittrice polacca e il regista inglese Hugh Welchman hanno intrapreso questa avventura sei anni fa per raccontare, attraverso uno stile da cinema noir, le ultime settimane di vita di Van Gogh, trasferitosi ad Arles, in Francia, nel 1888.

Loving Vincent è il primo lungometraggio interamente dipinto su tela che racconta la vita e le opere di Van Gogh. Un incontro originale e creativo tra arte e cinema che permette di avvicinarsi in modo nuovo ad uno dei pittori più conosciuti in tutto il mondo e di dare vita alle opere dell’artista.

Nel film sono riprodotti 94 quadri di van Gogh in una forma simile a quella originale e più di 31 dipinti sono rappresentati parzialmente. La narrazione riporta in vita opere come Caffè di notte, Campo di grano con volo di corvi, Notte stellata, ma anche ritratti e autoritratti di van Gogh.

È il caso, quello di Loving Vincent, di un progetto nato come un piccolo cortometraggio, finanziato tramite crowdfunding, che si è trasformato in un vero e proprio film capace di penetrare il mistero dell'arte e della vita di Vincent van Gogh attraverso un percorso inedito e straordinariamente affascinante.

Molto interessante anche la scelta sul piano narrativo. Loving Vincent non ha una trama statica. L’intelaiatura narrativa trova la sua espressione nel giovane Armand Roulin che, nel 1891 in Francia, ha l’incarico dal padre postino di recapitare una lettera a Theo, fratello di Vincent Van Gogh, toltosi la vita da poco. A Parigi, Armand, non riuscendo a trovare Theo, inizia a familiarizzare con le persone che sono fondamentali per la vita e la produzione artistica del pittore Van Gogh. Questi incontri generano nell’animo del giovane un terribile dubbio: forse Vincent Van Gogh non si è suicidato come tutti sostengono.  Attraverso le testimonianze delle persone che l'hanno accompagnato, compreso o incompreso, nei momenti finali della sua esistenza, ci inoltriamo nella conoscenza di un uomo la cui sofferenza rimane intima, misteriosa e quasi sempre impenetrabile.

Il film sembra avere quasi le sembianze di un film giallo nel quale si indaga sulla morte dell’artista, che potrebbe non essere stata un semplice suicidio, ma un vero e proprio omicidio e le ultime settimane di vita del pittore sono costruite a ritroso, con testimonianze di chi aveva avuto a che fare con lui in quel periodo.

Attraverso questi affascinanti fotogrammi possiamo ammirare la bellezza del tratto di Van Gogh, che sembra quasi accentuare la personalità irrequieta dello stesso pittore. Infatti i dipinti per l’artista sono  la manifestazione dell’animo umano e dei suoi sentimenti più profondi. Attraverso la rappresentazione della natura e degli esseri che ne fanno parte, si cerca di leggere, di analizzare e di capire a pieno l’animo del pittore. I dipinti sono quindi un ponte che collega la realtà con i pensieri più profondi e inaccessibili dell’animo di Van Gogh.

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